Il Coronavirus ci ruba anche le ferie
Appena il 42% delle imprese ha modificato le proprie policy in materia per far fronte all’emergenza Covid.
La pandemia ha cambiato modalità e tempi del lavoro. Nel 2020, l’orario giornaliero medio di attività si è allungato di circa un’ora, secondo uno studio condotto negli Stati Uniti dal National Bureau of Economic Research. Nonostante sia aumentato il tempo trascorso alla scrivania, sono diminuiti notevolmente pause e giorni di riposo: a partire da marzo 2020, la stragrande maggioranza degli americani ha accorciato (62%), rimandato o cancellato (92%) i propri progetti per le ferie.
Dall’inizio della pandemia appena il 27% del campione esaminato a luglio 2020 era andato in vacanza e soltanto il 20% pianificava di farlo entro la fine dell’anno. Questo surplus di tempo libero in molti casi è rimasto tale, complici le nuove restrizioni adottate per far fronte alla seconda ondata del virus negli ultimi mesi dell’anno.
Anche prima della pandemia, in realtà, i lavoratori statunitensi utilizzavano circa la metà dei giorni a loro disposizione per le vacanze. Adesso, molti rischiano di perdere le ferie maturate e non monetizzabili. Appena il 42% delle imprese, infatti, ha apportato modifiche alle proprie policy in materia per stimolare una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei giorni disponibili, inclusi limiti alla possibilità di riportare all’anno successivo le ferie non godute.
Secondo un sondaggio realizzato da Monster, il 64% dei lavoratori sostiene che il proprio datore di lavoro di regola non consente lo slittamento in avanti delle ferie e quattro dipendenti su cinque rivelano che la propria azienda non ha previsto alcun margine di manovra aggiuntivo per far fronte alla nuova situazione dovuta all’emergenza Coronavirus.
Fonte: CNBC
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.