Il futuro degli uffici è il coworking

Scrivanie non assegnate e ampliamento degli spazi per la collaborazione. Come cambiano gli spazi di lavoro nell’era delle incertezze.

I nuovi modelli di organizzazione aziendale ispirati dalla pandemia di Covid-19 stanno rivoluzionando anche gli uffici. Il lavoro da remoto e il rafforzarsi dell’aspetto collaborativo fondamentale per lo Smart working faranno sì che lo spazio occupato dalle scrivanie diventerà sempre più ristretto e sarà gestito in maniera diversa, mentre verranno privilegiati altri ambienti, dedicati al confronto e interazione.

Questa rivoluzione degli spazi lavorativi è stata raccontata da alcune aziende russe e dai professionisti del settore edilizio. Alcune organizzazioni della Federazione russa hanno messo in Remote working dal 15 al 30% dei dipendenti. Per esempio, nell’ufficio delle poste a Mosca lavorano fisicamente 600 persone sulle circa 2.000 totali, mentre alla principale business media holding russa RBK l’85% del personale (1.100 persone su 1.300) lavora da remoto.

Un rappresentante delle poste russe ha raccontato che il nuovo ufficio moscovita della compagnia è stato progettato tenendo in considerazione che il 25% dei dipendenti continuerà a lavorare in Remote working anche dopo la pandemia. Nella nuova sede ci saranno spazi di coworking con time sharing desk, ossia posti di lavoro da prenotare online. “L’ufficio permetterà, in caso di necessità, di ospitare tutto il team di lavoro, per esempio quando si preparano dei report importanti oppure quando si progetta un nuovo prodotto, ma per la maggior parte di tempo i dipendenti potranno lavorare da casa o con accesso differenziato”, ha spiegato un manager delle poste russe.

Tante compagnie russe stanno poi puntando sull’hot desking, ossia posti di lavoro non assegnati, e sull’organizzazione agile degli spazi, ha raccontato Vadim Jourdan, Co-fondatore di Kit, azienda di progettazione di uffici smart. Anche la holding RBK sta utilizzando al momento questo sistema. Gli uffici del futuro, ritiene Jourdan, più che uno spazio di lavoro diventeranno un luogo in cui si concentra la forza e l’interazione delle persone. Per esempio, nel nuovo ufficio delle poste russe più spazio sarà dedicato alle zone di collaborazione e ai coffe point. “Il nostro obiettivo è far sentire a proprio agio un dipendente che lavora sempre da remoto anche se viene in ufficio una volta al mese”, ha spiegato un rappresentante dell’azienda.

Fonte: RBK

Smart working, uffici, Russia, time sharing desk


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Anna Lesnevskaya

Giornalista professionista dal 2015, da sette anni collabora con varie testate sui temi legati alla Russia e all’Europa dell’Est. Dal 2013 scrive sulle tematiche ebraiche per i canali di comunicazione della Comunità ebraica di Milano. Nel 2016 ha avuto una parentesi giornalistica in Francia come stagista presso il settimanale La Vie del gruppo Le Monde e nel 2015 ha fatto parte del team dell’ufficio stampa del Media Centre di Expo Milano. Nel 2014 ha scritto anche per Lettera43.it. È stata allieva della Scuola di giornalismo Walter Tobagi dell’Università Statale di Milano (biennio 2012-14). Prima di trasferirsi in Italia, si è laureata in Lingua italiana e Letterature Europee presso l'Università Statale di Mosca M.V. Lomonosov nel 2011.

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