Generazione Z

Il futuro delle HR è disruptive

Il futuro vive di evoluzioni, di cambiamenti. Ogni settore muta, abbraccia nuovi trend. È così anche nelle Risorse Umane. Bisogna lasciarsi guidare dall’innovazione. Ed è per questo che è nato il progetto Guess the riddle di ManpowerGroup. Un’iniziativa che rappresenta al tempo stesso una sfida e una nuova frontiera per il mondo delle HR.

Il progetto è la risposta a una necessità: per individuare, attirare e selezionare i giovani talenti della Generazione Z andando oltre i metodi di recruiting ‘tradizionali’. Per attrarre i game changer del domani, infatti, bisogna aggiornare le strategie di reclutamento interno in base alle caratteristiche dei nuovi professionisti, che entreranno nel mercato del lavoro nel breve o medio termine. L’iniziativa nasce direttamente da una nuova concezione del recruiting, abbinata a una strategia di talent attraction inedita.

Un’evoluzione necessaria se si vuole puntare alla Generazione Z, fortemente influenzata dal mondo digitale, caratterizzata da una forte ambizione, focalizzata alla carriera, e che intende continuamente acquisire nuove skill. Tratti distintivi che sicuramente riscontreremo nei 50 ragazzi e ragazze che selezioneremo per ricoprire ruoli interni alla azienda. Per attirare i professionisti del futuro, ManpowerGroup ha pensato a processi innovativi e si è lasciata ispirare dalle caratteristiche innate dei talenti del domani, capaci di affrontare e risolvere problemi complessi con un approccio disruptive, fondato sulla dote di lateral thinking, che li condurrà più facilmente a un contesto multiculturale, oltre che a una crescita professionale ottimale. Partendo da queste qualità, l’azienda ha creato una selezione del personale basata sul concetto di challenge: non un semplice recruiting, ma una vera e propria sfida ai candidati.

Il recruiting della Generazione Z passa dal gioco

Per individuare e ‘testare’ efficacemente i suoi prossimi talenti, ManpowerGroup ha deciso di portare la challenge all’interno di un contesto familiare alla Generazione Z: i social media. Partendo da Facebook, Instagram e TikTok, l’azienda ha proposto – o meglio sfidato – i giovani a risolvere quiz ed enigmi logici, matematici e di cultura generale. Una scelta che rispecchia la domanda di lavoro del mercato, in cui sono sempre più richieste delle competenze a 360 gradi. Una scelta che segue il processo di innovazione che da tempo ManpowerGroup ha sviluppato, adattando i processi di recruiting esterni e interni, senza paura di sperimentare e adeguandosi a uno scenario sempre più basato su soft e hard skill in veloce evoluzione. Per il futuro delle HR, sarà necessario saper gestire la complessità e il cambiamento. Caratteristiche fondamentali che risiedono, in modo speculare, in quelle delle persone che vorremmo reclutare.

Per ManpowerGroup, sono le persone a rappresentare il valore più importante. L’impegno, infatti, è sempre verso la sostenibilità del luogo di lavoro, che poggi su apprendimento e crescita personale oltre che professionale. La valorizzazione delle competenze, la dinamicità dei modelli organizzativi e di leadership connessi alla Digital transformation sono nel nostro Dna aziendale, perché fortemente legati a un purpose incentrata sull’etica. L’inclusione e il senso di appartenenza che intendiamo promuovere verso i ragazzi – anche attraverso questo processo di recruiting innovativo – si fonda sul fondamentale concetto di predittività. Perché l’aggiornamento e la previsione dei nuovi modelli di lavoro ci permetteranno di rimanere maggiormente competitivi nel futuro. Questo è ciò che proponiamo ora, sapendo che può generare quell’attrattività necessaria per trovare i nuovi talenti della Generazione Z.

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Daniela Caputo

Marketing, Communication & Innovation Director di ManpowerGroup Italia

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