Il lato oscuro della tecnologia
Le notifiche sugli smartphone scandiscono le nostre giornate. I servizi offerti dai colossi dell’economia digitale come Google e Facebook selezionano le informazioni a cui possiamo accedere e quelle che ci sono precluse, ci propongono i temi di cui parlare con i nostri conoscenti, ci suggeriscono nuovi contatti e reti sociali. Facebook, inoltre, ha annunciato a maggio 2020 la nascita di un Comitato di Controllo chiamato a giudicare le decisioni sulla cancellazione di contenuti e di profili, con il compito di rivedere le decisioni su cosa può o meno essere lasciato su tutte le piattaforme.
Colossi come Airbnb hanno ormai più potere di qualunque sindaco nel ridisegnare la geografia abitativa delle nostre città, destinando interi quartieri all’accoglienza turistica. Giganti della distribuzione come Amazon, catalizzando i nostri acquisti, ridefiniscono la mappa del commercio locale e quindi la struttura dei centri urbani, dove i negozi spariscono e sono sostituiti da bar o ristoranti.
La tecnologia è ormai una presenza costante nella nostra vita quotidiana, ma nessuno ci insegna a comprenderla, né a scuola né attraverso i media. Massimiano Bucchi, docente di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento, è autore del libro Io & Tech. Piccoli esercizi di tecnologia (Bompiani), che ci invita a riflettere sul nostro rapporto con le tecnologie e offre alcuni utili spunti per comprendere l’impatto che queste hanno sulla vita quotidiana.
Sette lezioni e alcune playlist per accompagnare il viaggio all’interno della tecnologia
In sette lezioni, l’autore guida i lettori attraverso tutti gli aspetti della tecnologia, utilizzando dialoghi immaginari con le App o esercizi con lo smartphone. Alla fine del percorso ci sono anche due playlist, una di canzoni e una di film e serie tivù, che possono dare un ulteriore contributo per comprendere la tecnologia e riconoscerne tanto i benefici quanto le controindicazioni.
La tecnologia, infatti, non è neutrale perché dispiega i suoi effetti sempre in un contesto d’uso e nella relazione con altre tecnologie. Per questa ragione non esiste una tecnologia che abbia solo effetti positivi o negativi. Secondo l’autore, come esaltare a priori la tecnologia è ingenuo e ha contribuito a farci sottovalutare le potenziali conseguenze negative della rapida diffusione di alcune innovazioni, così demonizzarla in blocco non serve a nulla, né ci aiuta a comprenderla.
La tecnologia dà e toglie allo stesso tempo: da un lato crea e dall’altro distrugge. Inoltre, l’idea non ha successo solamente perché funziona bene da un punto di vista tecnico, ma perché produce effetti rilevanti sulle nostre vite, intercettando un cambiamento nelle abitudini e rispondendo a un bisogno che non sapevamo di avere.
La playlist di canzoni consigliate termina con una frase racchiusa nel disco Automobili di Lucio Dalla del 1976, secondo Bucchi ancora attuale: “Noi sappiamo tutto del motore, questo lucente motore del futuro. Ma non riusciamo a disegnare il cuore di quel giovane uomo del futuro […]. Dentro a quel vento del 2000 non lo sappiamo immaginare”.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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