Il modello olistico per la manutenzione
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Le macchine sono fondamentali nei processi di produzione industriale. Ma, per quanto ben progettate, guasti e difetti sono spesso all’ordine del giorno: i malfunzionamenti, si sa, comportano fermi macchina, periodi di inattività e ovviamente uno spreco di denaro. Tutto questo riguarda anche le macchine rotanti, che si caratterizzano da forti pressioni ed elevata potenza di rotazione e la cui affidabilità, che passa per il giusto allineamento e bilanciamento, è indispensabile per garantire il pieno regime della produzione.
Negli anni si sono susseguiti vari modelli di manutenzione: da quella reattiva (che risolve un problema nel momento in cui si presenta), a quella preventiva (che prevede una pulizia periodica e la sostituzione di consumabili prima che questi possano rovinarsi). Ma se la prima deve fare i conti con gli imprevedibili momenti di fermo macchina, la seconda rischia di generare ulteriori costi, perché può accadere che i pezzi siano sostituiti anche quando non è necessario. Ecco perché si è fatta spazio una nuova modalità di cura per i macchinari: la manutenzione predittiva.
In questo caso la manutenzione passa dalle azioni di monitoraggio degli operatori che non solo sono in grado di prevenire malfunzionamenti, ma anche proprio di predirli, grazie all’utilizzo di sensori e dell’Intelligenza Artificiale (per esempio le interfacce di Industrial Internet of Things). Si tratta di strategie che consentono di effettuare riparazioni e sostituzioni prima che si verifichi l’anomalia e solo se necessario. Le allerte rapide, il monitoraggio delle condizioni e l’eliminazione delle cause principali dei guasti possono garantire la massima durata delle macchine. Per raggiungere questo obiettivo l’approccio che si fa strada è il modello olistico che, grazie alla personalizzazione, ottimizza tutto il processo manutentivo.
Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione – percorso del teatro e dello spettacolo – Francesca Albergo ha successivamente conseguito un master in Professioni e Prodotti per l’Editoria. Dopo un’esperienza di cinque anni nelle Risorse Umane – durante i quali non ha mai abbandonato lettura e stesura di testi – la passione per le parole, la scrittura e (soprattutto) la grammatica l’ha portata a riprendere la sua strada, imparando a ‘vivere per lavorare’, come le consigliò un professore al liceo.
Amante della carta e del ‘profumo dei libri’ si è adattata alla frontiera digital dell’Editoria, sviluppando anche competenze nella gestione di CMS. Attualmente collabora in qualità di editor e redattrice con case editrici e portali web.
Nella sua borsa non mancano mai un buon libro, una penna (rigorosamente rossa) e un blocco per gli appunti, perché quando un’idea arriva bisogna esser pronti ad accoglierla.
tecnologia, Intelligenza artificiale, produzione, predittività