Il PLM for Process manufacturing, una bussola per rispondere all’evoluzione dei mercati
Gestire i dati relativi ai prodotti lungo tutto il ciclo di vita nell’industria di processo (alimentare, chimico, farmaceutico e cosmetico). Monitorare i processi aziendali che coinvolgono sia le funzioni interne sia quelle esterne, che fanno parte della catena del valore (clienti e fornitori). A fare la differenza è la condivisione delle informazioni, sempre più centrale per fronteggiare la dinamicità dei mercati e per avere una visione olistica.
Questa visione, però, presuppone una gestione strategica di risorse e di processi relativa alle diverse fasi del ciclo di vita dei prodotti che si può raggiungere con il supporto di soluzioni tecnologiche: il riferimento è al Product lifecycle management (PLM), che si traduce nell’implementazione di software che non si limitano a riprodurre in forma digitale i processi, ma si integrano in un ampio progetto aziendale.
Come spiega Angelo Colombo, International Sales Director e Partner Manager di Sinfo One, software house di Parma che vanta quasi 40 anni di esperienza nella consulenza e realizzazione di sistemi gestionali per aziende, i mercati in costante mutamento richiedono risposte rapide, rese obbligate anche dalla vita media dei prodotti che si accorcia, la cui conseguenza è la continua pressione per la Ricerca & Sviluppo, già messa alla prova dai continui aggiornamenti normativi. Ecco dunque che una soluzione PLM può fornire un grande aiuto e vantaggio competitivo, riducendo il time to market e migliorando la qualità dei processi. L’esperienza delle aziende che hanno già adottato soluzioni PLM dimostra che i benefici sono tangibili e misurabili e che spesso l’investimento si ripaga in meno di due anni.
Garantire l’innovazione di prodotto
In generale, gestire il ciclo di vita di un prodotto nel Process manufacuring significa mappare e avere sotto controllo ingredienti, allergeni e contaminanti che servono per la fase di ricettazione.
Una gestione efficiente e integrata del processo di innovazione di prodotto – che contempla una progettualità puntuale – va di pari passo con l’aumento della qualità e consente di tenere sotto controllo attività e tempi. Questo abilita anche un altro aspetto rilevante: il controllo delle informazioni per essere in linea con le normative dei Paesi in cui si commercializza. A spiegarlo è Paola Pomi, CEO di Sinfo One, che illustra i vantaggi reali e tangibili del PLM.
Governare le Supply chain
Se i mercati sono sempre più rapidi ed esigenti, la gestione del ciclo di vita del prodotto impone un controllo dell’intera catena del valore, nell’ottica di reagire in modo tempestivo a cambiamenti o eventi disruptive. In questo contesto, il PLM aiuta a gestire meglio incertezze e peculiarità della Supply chain, fortificando anche il rapporto con clienti e fornitori. Come spiega Pomi, permette di risparmiare tempi e costi di progettazione, fornisce le informazioni necessarie per il controllo qualità, consente di rispondere per tempo e assicura velocità nel reperimento delle specifiche di nuove materie prime non ancora catalogate.