Il prezzo della parità di genere
Guadagnare più del proprio partner maschile resta per le donne un’eccezione. Nel Regno Unito, nel 2019 solo il 26% circa aveva entrate maggiori rispetto al compagno; negli Stati Uniti la percentuale era del 30% circa. Lo ha messo in luce la Bbc, la quale ha specificato che, anche di fronte a questi rari casi, spesso, gli atteggiamenti del resto della famiglia nei confronti delle donne che si assumono la maggiore responsabilità economica sono negativi; in questo modo – secondo l’emittente britannica – si alimentano sentimenti di insicurezza e disagio per entrambe le parti.
Il giudizio esterno su quella che è ancora vissuta dalla società come un’anomalia influenza le persone, ha sottolineato la Bbc: le donne che guadagnano più del proprio partner, spesso, si fanno comunque carico della maggior parte delle attività domestiche. Il risultato è che si trovano cronicamente oberate di lavoro, sotto pressione e in continua lotta per proteggersi dalle percezioni negative che accompagnano lo status raggiunto. Una ricerca, citata sempre dalla testata britannica mostra, inoltre, che i matrimoni eterosessuali dove è la donna a guadagnare di più hanno maggiori probabilità di finire con il divorzio.
Il senso di colpa di chi ribalta i tradizionali ruoli di genere
Storicamente gli uomini hanno quasi sempre guadagnato più delle loro partner. Le donne, spesso del tutto escluse dalla forza lavoro, tendevano invece a farsi carico della maggior parte del lavoro domestico, compresa l’educazione dei figli. Ma, ha sottolineato la Bbc, da quando le donne hanno iniziato a lavorare quanto gli uomini, lo squilibrio nello svolgimento delle attività domestiche non si è ridimensionato. Secondo alcune ricerche nel Regno Unito, infatti, il 45% delle ‘capofamiglia’ (che garantiscono gran parte delle entrate domestiche) svolge ancora la maggior parte delle faccende domestiche; inoltre, è emerso che, in media, le donne trascorrono l’equivalente di un’intera giornata lavorativa a prendersi cura della casa.
Dal punto di vista di Raina Brands, Professoressa Associata presso la Ucl School of Management, la cui ricerca si concentra sugli stereotipi di genere, accade che le donne si sentano obbligate a compensare quella che per qualcuno è una ‘violazione’ dei ruoli di genere tradizionali raddoppiando i loro contributi a casa: “Le coppie dovrebbero tenere a mente che i sentimenti di disagio possono portare a decisioni familiari irrazionali come, per esempio, da parte delle donne, scegliere di guadagnare di meno, lasciare del tutto un lavoro retribuito o assumersi più della loro ‘giusta’ quota di lavoro domestico”. Anche nel caso in cui una coppia ha intenzione di dividere tali attività in modo equo, i giudizi e le percezioni esterne possono interferire, ha evidenziato Siran Cao, Cofondatrice e CEO di Hey Mirza, società fintech con sede a Londra. Ciò può far sì che le donne, con un reddito elevato, lavorino di più sia in ufficio sia a casa.
Aumentano i divorzi per la disparità di guadagno
A proposito delle donne che percepiscono un alto reddito, in particolare a non essere ben viste sono le madri. Uno studio del 2013 ha mostrato che il 16% degli americani credeva che crescere i figli in una famiglia in cui la madre è la prima fonte di reddito avrebbe avuto un effetto negativo su di loro; il 59% degli adulti, invece, affermava che i bambini crescono meglio quando uno dei loro genitori rimane a casa con loro (il 45% delle persone intervistate ha risposto che sarebbe stato meglio se il genitore in questione fosse stato la madre e solo il 2% si dichiarava a favore del padre).
Queste prospettive così radicate possono anche influenzare il rapporto tra le coppie. Nonostante decenni di lotte per l’emancipazione – anche economica – delle donne, alcune ricerche mostrano che le coppie eterosessuali hanno ancora maggiori probabilità di divorziare se la moglie guadagna più del marito. Questo potrebbe far sembrare cupe le prospettive per le donne ‘capofamiglia’, ma dal punto di vista di Brands l’aspetto più importante è che le coppie si sforzino di non farsi influenzare dallo sguardo esterno e si concentrino su come una relazione possa essere più equa possibile per loro. Conciliare carriera e vita familiare è un percorso comune, non una guerra tra partner.
Laureata in Filosofia, Erica Manniello è giornalista professionista dal 2016, dopo aver svolto il praticantato giornalistico presso la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli. Ha lavorato come Responsabile Comunicazione e come giornalista freelance collaborando con testate come Internazionale, Redattore Sociale, Rockol, Grazia e Rolling Stone Italia, alternando l’interesse per la musica a quello per il sociale. Le fanno battere il cuore i lunghi viaggi in macchina, i concerti sotto palco, i quartieri dimenticati e la pizza con il gorgonzola.
Gender pay gap, parità di genere, diversità, attività domestiche