Il romanzo della penna che scrive la storia
A metà fra la storia imprenditoriale e familiare, fra la narrativa e il racconto storico, un romanzo nel romanzo, un viaggio nella storia di un’azienda ma anche dell’Italia. Cesare Verona, Presidente e Amministratore Delegato di Aurora, ha definito così Questione di stilo. Il romanzo delle penne Aurora (Giunti, 2019), scritto insieme con il giornalista Adriano Moraglio. Aurora è la più antica fabbrica italiana di penne a serbatoio, fondata a Torino nel 1919 dall’imprenditore tessile Isaia Levi.
Il libro vuole dare ai giovani la voglia di credere nelle proprie aspirazioni, partendo proprio dal racconto del momento in cui Levi incontrò un giovane ragioniere intraprendente che lo convinse a produrre penne stilografiche: la società prese il nome di “Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora” e la fabbrica venne costruita in pieno centro a Torino, a una quindicina di minuti a piedi dal luogo in cui aveva la sua attività Cesare Verona senior, bisnonno dell’attuale patron.
Nel 1889, infatti, Verona aveva importato in Italia le prime macchine per scrivere di produzione americana Remington. “È andata così. In questo incrocio ‘siderale’ tra macchine da scrivere e penne stilografiche c’è tutto il paradosso di una storia che ha compiuto ben cento anni”, racconta il Presidente di Aurora nel libro.
Cesare Verona senior è infatti il nonno di Franco Verona, dipendente della Fabbrica italiana di penne a serbatoio che rilevò la società dopo la Seconda Guerra mondiale. Dagli Anni 60 segnò il successo di Aurora anche grazie al lancio delle prestigiose edizioni limitate di penne stilografiche numerate. Isaia Levi, Cesare Verona senior, Giovanni Enriques, Franco Verona (venuto a mancare nel 2020), Cesare Verona junior sono quindi i nomi degli imprenditori che, in successione, hanno segnato la nascita, lo sviluppo, le crisi e le rinascite della Manifattura Aurora.
“Nel cuore dell’era digitale, vedo emergere a livello globale una sorta di rebound, un rimbalzo a favore della scrittura a mano che esalta il gusto del tatto e del tratto personale”, scrive l’attuale patron, auspicando un prossimo centenario dell’azienda.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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