Il tempo della leadership
In giorni di polemiche nella politica italiana per il coordinamento contraddittorio tra Stato e Regioni durante l’emergenza coronavirus, risalta la storia di Gennaro Arma, il comandante della Diamond Princess che ha lasciato la nave per ultimo dopo aver fatto sbarcare tutti i passeggeri.
La Diamond Princess è la nave da crociera colpita dal contagio del coronavirus che, con più di 700 casi, è rimasta ormeggiata a Yokohama, in Giappone, dal 5 febbraio 2020. Il comandante si è trovato a fronteggiare una situazione drammatica, la più difficile e inaspettata della sua carriera, mentre l’emergenza cresceva e i 3.700 passeggeri di 56 nazioni venivano contagiati ora dopo ora.
Il ruolo del leader, in questi casi, è fondamentale. Sviluppo&Organizzazione ha ospitato un approfondimento su questo tema, che riproponiamo qui.
È certamente difficile fissare l’attenzione su un tema, come la leadership, che ha la consistenza del continuo divenire, determinato in parte dalla natura stessa del mercato delle idee, in parte amplificato dal meccanismo della rete, riprodotto mimeticamente in ogni forma della ricerca, che impone una rapidità senza precedenti, che moltiplica le informazioni e che sembra essere una sorta di delega di memoria. È certamente difficile perché la sensazione che si ha, guardando al numero di nuovi contributi, al sovrapporsi di idee, all’alternarsi di mode neo spirituali o new-age con meno nuovi sforzi ingegneristici e tentativi piu hard e orientati ai risultati, la sensazione è quella di dover ricominciare daccapo, ogni volta.
Bisogna tener conto dei differenti versanti dell’apprendimento (consolidare e condividere la conoscenza interna) e del cambiamento (sfidare lo status quo e promuovere la creatività; usare visione strategica per motivare e ispirare), essere in sintonia con un’idea di leadership che si impegna ad essere empowering a tutti i livelli dell’organizzazione – esercitando flessibilità – e con un’idea di leader capace di assumere i diversi ruoli di coach, information provider, insegnante, facilitatore e supporter.
La storia della leadership è rimasta invischiata, troppo spesso, nella stasi che origina proprio dai manuali di comportamento organizzativo e che le recenti (e meno recenti) rassegne di leadership hanno solo saputo imitare. Oggi siamo ancora sulla strada della leadership empowering ma ovviamente la riflessione non è giunta la termine: la ripetitività è parziale, la ridondanza inevitabile ma circoscritta. Il cammino della leadership, secondo la prospettiva del nostro sguardo, non è che una tappa di un’avventura intellettuale che non ha ancora conseguito (come si dice) un traguardo di cui si possa dire di essere pienamente soddisfatti. Rinunciare alla memoria di questo per corso equivale a consentire che l’ombra della leadership continui a dettare le sua condizioni.
Autori: Gian Piero Quaglino e Chiara Ghislieri