Il valore del cloud per il Remote working semplice e sicuro
Il lungo periodo di lavoro da remoto vissuto nell’emergenza coronavirus ha fatto capire alle aziende l’importanza di dotarsi di strumenti adeguati per consentire la business continuity con semplicità e sicurezza. Vanno in questa direzione le soluzioni software e la tecnologia cloud in grado di facilitare la digitalizzazione e la virtualizzazione della postazione di lavoro, consentendo agli operatori di svolgere le proprie mansioni anche a distanza. Parole di Management ne ha parlato con Stefano Bonmassar, Chief Sales Officer di Praim.
Come è possibile supportare in modo semplice e sicuro la forza lavoro per accedere alle proprie risorse da remoto?
Il primo aspetto indispensabile in questo contesto è la scelta di un’infrastruttura che garantisca l’erogazione e il controllo delle risorse applicative, indipendente dai dispositivi locali o remoti che ne faranno accesso. Soluzioni come VDI (Virtual desktop Infrastructure) oppure di virtualizzazione applicativa, on premise oppure in cloud, sono alla base della scelta tecnologica. Il secondo aspetto importante è l’adozione di una soluzione di endpoint management in grado di garantire un elevato controllo centrale all’amministratore di tutti i dispositivi utilizzati per l’accesso, sia dal punto di vista della gestione che dal punto di vista dell’assistenza agli operatori. Il terzo aspetto riguarda il valutare e semplificare il workflow di accesso agli operatori, per ridurre o eliminare quelle fasi di criticità e problemi di sicurezza derivati dall’utilizzo da parte di operatori con scarse competenze IT.
Quali sono le principali soluzioni di Praim in questo senso?
Praim è focalizzata da moltissimi anni nello sviluppo di soluzioni software per la gestione e ottimizzazione della postazione di lavoro (endpoint) per l’accesso a infrastrutture remote. Oggi è il principale leader in Italia per lo sviluppo e distribuzione di soluzioni Thin Client ed endpoint management ed è ulteriormente focalizzata nel software anche a livello internazionale. Offre una piattaforma in grado di gestire e amministrare centralmente PC, laptop oppure Thin Client, con un’attenzione particolare alla semplificazione del workflow di accesso. La console di gestione Praim ThinMan permette di amministrare e uniformare l’accesso di dispositivi con sistema operativo Windows o Linux, in un contesto cloud e senza richiedere l’implementazione di reti VPN.
Come sono garantiti i criteri di sicurezza e tutela della privacy?
Unire semplicità e sicurezza è complesso. Oltre all’utilizzo dei più recenti standard di protocollo per la gestione remota, come WSS (WebSocket Secure) con certificati SSL, la soluzione Praim permette di semplificare il workflow di accesso agli operatori. Uno degli elementi critici per la sicurezza è infatti dovuto alle operazioni di accesso al sistema da parte dell’operatore, che se non opportunamente gestito può generare delle condizioni critiche all’inserimento delle credenziali. L’ottimizzazione e la semplificazione del flusso unito a sistemi di autenticazione a più fattori, come NFC card con PIN, permettono alla soluzione Praim di garantire un elevato livello di sicurezza e tutela della privacy.
Quali sono i vantaggi del cloud in questo ambito?
Il cloud offre oggi la possibilità alle aziende di implementare facilmente soluzioni tecnologiche complesse, ad elevata affidabilità, con investimenti proporzionali alla dimensione aziendale. Questo permette una implementazione più rapida anche alle piccole e medie aziende. Il cloud è un facilitatore per l’adozione di tecnologie di digitalizzazione, indispensabili per virtualizzare la postazione di lavoro al fine di permettere agli operatori di svolgere le proprie mansioni anche in remoto e in Smart working.
Il Remote working è destinato a cambiare l’organizzazione del lavoro: quali cambiamenti ‘culturali’ sono richiesti agli imprenditori riguardo al monitoraggio e alla gestione delle persone a distanza?
Se per Remote working intendiamo Smart working, il mio parere è che il termine monitoraggio non sia adatto. Forse proprio su questo termine è richiesto il principale cambiamento culturale agli imprenditori, i collaboratori in Smart working devono essere messi in grado di operare in modo dinamico ed essere valutati in base ad obiettivi. L’imprenditore deve essere in grado di conoscere e misurare i processi aziendali, deve fornire degli obiettivi condivisi e misurarne l’avanzamento e raggiungimento. I collaboratori a loro volta devono cambiare l’approccio, devono condividere gli obiettivi e collaborare con il team al raggiungimento. È sicuramente un processo che richiede un cambio culturale, con un obiettivo importante, il miglioramento della fiducia tra azienda e collaboratore.
Gabriele Perrone, giornalista professionista con oltre 10 anni di esperienza, è redattore della casa editrice ESTE. Nel corso della sua carriera ha lavorato per importanti gruppi editoriali, dove ha maturato competenze sia in ambito redazionale sia nelle pubbliche relazioni. Negli anni si è occupato di economia, politica internazionale, innovazione tecnologica, management e cultura d’impresa su riviste cartacee e giornali online. Ha presentato eventi e ha moderato tavole rotonde con protagonisti manager di aziende di fronte a professionisti di vari settori in location di alto livello.
Tra le sue esperienze lavorative precedenti, ci sono quelle al quotidiano online Lettera43.it e in LC Publishing Group, oltre a numerose collaborazioni con testate italiane e straniere, da Pambianco all’Independent. Laureato in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, ha conseguito un postgraduate diploma alla London School of Journalism.
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