Future of work

Immaginare il futuro del lavoro

È l’estate del 1908, in Vestfalia, Germania. Il sociologo tedesco Max Weber, ai tempi già affermato, passa le giornate all’interno della fabbrica tessile di cui è socio e studia il comportamento e le attività di responsabili e operai. In quel luogo, Weber si interroga e ipotizza un futuro del lavoro dove a dominare non saranno le logiche della standardizzazione (formalizzate tre anni dopo da Taylor), ma le doti individuali, capaci di creare valore aggiunto.

Al di là dell’intuizione visionaria di Weber, oggi immaginare le sembianze che il lavoro avrà in futuro ci appare ancora più complesso, soprattutto a causa della velocità di cambiamento e dell’imprevedibilità del contesto moderno. Il rapporto tra l’essere umano e la macchina, il ruolo delle nuove tecnologie come l’Intelligenza artificiale (AI), i tempi e luoghi di lavoro: queste sono solo alcune delle questioni che, oggi, sembrano difficili da prefigurare per i prossimi 10, 20 o 30 anni. E poi c’è la funzione sociale, il lato umano del lavoro, il rapporto tra le persone e la creazione della loro identità; anche questi, aspetti sempre più legati a cornici virtuali che, ancora oggi, non comprendiamo fino in fondo.

Immaginare le prospettive del lavoro, però, oltre a essere un esercizio utile per allenare la nostra inventiva, è fondamentale per non trovarsi del tutto impreparati di fronte ai cambiamenti che ci aspettano. Manager e imprenditori, infatti, guardando già adesso all’interno delle proprie aziende, possono iniziare a programmare e organizzare il futuro delle loro imprese. Nel suo ruolo di accompagnamento e narrazione di queste figure e del loro ruolo, la rivista Persone&Conoscenze, edita da ESTE da quasi 20 anni e punto di riferimento della comunità HR italiana, ha pensato essa stessa di provare a immaginare il domani organizzando un concorso fotografico proprio dal titolo Il futuro del lavoro.

Imprimendo le proprie intuizioni sulla pellicola (o in digitale!), tutti i fotografi residenti in Italia, professionisti, semi professionisti o amatoriali, possono candidare i loro scatti. Il 2 ottobre 2023 sono candidature sono state aperte e i partecipanti avranno oltre due mesi, fino al 15 dicembre, per inviare le loro fotografie a questo indirizzo web, dove è anche possibile trovare il regolamento. Gli scatti saranno giudicati da una giuria composta da giornalisti di ESTE e da due fotografi professionisti, Diego Alto e Uliano Lucas, uno dei più grandi narratori della storia industriale italiana. Il 10 gennaio verranno proclamati i tre vincitori del concorso.

Il primo classificato si aggiudicherà un buono del valore pari a 1.500 Euro spendibile sul sito www.este.it per l’acquisto di abbonamenti alle riviste, libri e partecipazioni a convegni e corsi entro il 31/12/2024. La foto vincitrice verrà utilizzata come foto di copertina per il numero celebrativo del ventennale di Persone&Conoscenze (numero di gennaio 2024), distribuito con una tiratura speciale. Il vincitore riceverà 10 copie omaggio della rivista. Il secondo classificato, invece, si aggiudicherà un buono del valore pari a 1.000 Euro spendibile sul sito www.este.it entro il 31/12/2024. La foto vincitrice verrà pubblicata all’interno del numero celebrativo del ventennale della rivista. Il vincitore riceverà, anche in questo caso, 10 copie omaggio della rivista. Il terzo classificato, infine, riceverà un buono del valore pari a 500 Euro. Anche in questo caso la foto vincitrice verrà pubblicata all’interno del numero celebrativo del ventennale di Persone&Conoscenze e il vincitore riceverà 10 copie omaggio.

In concomitanza con l’inizio della celebrazione del ventennale della rivista Persone&Conocenze, il 31 gennaio avverrà la premiazione dei vincitori con l’esposizione degli scatti che hanno preso parte al concorso. Una selezione delle foto candidate, infine, sarà pubblicata su un libro fotografico in edizione imitata dal titolo Il futuro del lavoro che verrà stampato in n.200 copie numerate nell’ambito della celebrazione.

Smart working, Persone&Conoscenze, futuro del lavoro, Uomo e macchina

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