Imprese familiari, la lezione di Harry e Meghan
La ‘separazione’ di Harry e Meghan dalla famiglia reale inglese, già ribattezzata dai media ‘Megxit’, ci dà lo spunto per leggere la vicenda con una lente manageriale. Il tema è quello del family business: nel mondo delle imprese italiane, in particolare, le dinastie familiari sono molto numerose e contribuiscono a più della metà del Pil nazionale. Nella loro storia, queste aziende devono affrontare, prima o poi, il delicato momento del passaggio generazionale. Ma come è possibile gestire (o evitare) l’uscita di membri della famiglia che non vogliono farsi coinvolgere nell’impresa familiare?
“La mossa del principe Harry presagisce dinamiche imminenti all’interno delle dinastie imprenditoriali italiane, sempre più spesso basate su business model ingombranti che hanno fatto il loro corso, hanno portato la famiglia a prosperare ma non sono più adatti ai loro eredi”, scrive su Il Sole 24 Ore Alfredo De Massis, Professore Ordinario di Imprenditorialità e Family Business e direttore del Centro per il Family Business Management della Libera Università di Bolzano, che ne ha parlato anche sul magazine britannico Campden FB.
“Se le nuove generazioni saranno in grado di intraprendere iniziative imprenditoriali che capitalizzino sull’eredità e la tradizione trovando modi innovativi di generare valore, a beneficiarne saranno loro, la propria dinastia, i loro business e l’intero sistema Paese”.
Secondo De Massis, si possono quindi trarre quattro lezioni. La prima: “Le dinastie imprenditoriali devono tenere in estrema considerazione la compresenza di più famiglie al proprio interno dove il mosaico di culture eterogenee può portare a tensioni”. In secondo luogo “è fondamentale curare la comunicazione all’interno della dinastia sia con i familiari consanguinei sia con i cosiddetti in laws per generare un clima di mutuo supporto che tenga in considerazione le esigenze dei propri componenti”.
In terzo luogo, “è importante considerare l’aspetto emotivo e relazionale nel confronto generazionale”. Quarta e ultima lezione: “Nelle imprese familiari e nelle dinastie imprenditoriali i comportamenti e le azioni non si limitano a perseguire obiettivi finanziari, ma coinvolgono piani socio-emotivi che è importante considerare per identificare le soluzioni più adeguate per il benessere tanto della famiglia quanto dell’impresa”.
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