Ingaggio e formazione, FlixBus valorizza i suoi autisti
Un pranzo per celebrare la forza lavoro e riflettere sulle sfide del settore trasporti. Dedicato agli autisti di FlixBus (che “connettono persone, città e sogni”), l’evento FlixStars Day si è svolto a Milano con l’intento di raccontare alcune delle loro storie e valorizzare il loro ruolo nel mondo dei viaggi in autobus, anche attraverso la consegna di un premio.
In particolare, sei conducenti sono stati riconosciuti in altrettante categorie, evidenziando la diversità e l’importanza di questa figura professionale: per la categoria The super kiddo (l’ultimo arrivato sulle linee FlixBus) è stato premiato Luca Marchi dell’azienda di trasporti alessandrina Stat; Massimiliano Salis della varesotta Morandi è vincitore della categoria The globetrotter, che ha voluto premiare chi ha toccato più città estere; chi ha registrato più chilometri è Maurizio Severino della torinese Bus Company, riconosciuto come The marathon runner. A lavorare per il maggior numero di turni diurni è stata Federica Bocchinfuso della leccese Borman, premiata come The sun lover, mentre Salvatore Gagliano della laziale Cialone Tour è The night owl, in quanto ha svolto più turni notturni; The master, infine, è lo ‘storico’ autista Luis Eduardo Deraco di Monza Viaggi.
La cerimonia di consegna dei premi ha quindi ospitato una breve presentazione degli autisti nominati e delle loro storie, evidenziando attraverso i racconti un lavoro che è cambiato e continuerà a mutare veste, ma rimarrà perno centrale di un’esperienza di viaggio confortevole e indimenticabile. Questo si è evinto, per esempio, dalle parole di Bocchinfuso, che ha scelto di avventurarsi in una professione ancora percepita dai più come esclusivamente maschile e che alla fine di ogni corsa riceve i complimenti per la sua guida anche dai passeggeri più dubbiosi nel vedere una donna al volante; o da quelle di Salis, che, accompagnando una scolaresca in gita, ha reso indimenticabile l’esperienza di un alunno con sindrome di Down regalandogli il sogno di assisterlo nella fase di check-in. O, ancora, in quelle di Severino, che ogni volta che riaccompagna a casa gli studenti fuorisede riceve i ringraziamenti dei familiari.
Un’Academy per valorizzare il ruolo degli autisti
L’evento non solo ha celebrato le storie degli autisti ma ha anche evidenziato le sfide attuali del settore, in particolare la carenza di conducenti. In Italia, l’Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori (Anav) stima una mancanza di almeno 8mila autisti, mentre in Europa, secondo l’Unione internazionale dei trasporti su strada (Iru), nel 2023 c’erano 105mila posti di lavoro vacanti, pari al 10% del totale. Per contrastare questa tendenza, è essenziale valorizzare la figura del conducente e promuoverne la formazione: risale al 2019 il lancio della FlixAcademy, un percorso di formazione per autisti di lunga percorrenza che evidenzia l’importanza di competenze linguistiche, relazionali e tecnologiche nel ruolo del conducente moderno.
“Un tempo l’autista era visto come un semplice conducente, responsabile solo della guida del veicolo, ma con l’avvento delle nuove tecnologie e l’evoluzione dei sistemi di trasporto, il suo ruolo è diventato sempre più complesso. Soprattutto nell’ambito di un servizio ogni giorno più internazionale e trasversale alle categorie sociali, alle competenze operative tradizionali se ne sono via via affiancate altre, come quelle relazionali e linguistiche, oltre che tecnologiche. Per poter rispondere al meglio alle esigenze del pubblico odierno, è sempre più necessario compiere il passaggio dall’autista di ieri al professionista qualificato di oggi: in questo, la formazione si conferma una risorsa cruciale”, ha affermato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia in un breve panel introduttivo all’evento.
La seconda edizione dell’Academy, avviata nel 2023 in collaborazione con Cialone Tour, offre un percorso gratuito di 140 ore in autoscuola e una fase di formazione frontale seguita da 130 ore di training on the job. Questo approccio mira a formare autisti qualificati, mitigando la carenza di personale nel settore.
Classe 1996, Martina Midolo è giornalista pubblicista e si occupa di social media. Scrive di cronaca locale e, con ESTE, ha potuto approfondire il mondo della cultura d’impresa: nel raccontare di business, welfare e tecnologie punta a far emergere l’aspetto umano e culturale del lavoro.
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