Internazionalizzazione e Pmi familiari
All’interno del ricco panorama di libri che parlano di piccola e media impresa si distingue Il ruolo del management per l’internazionalizzazione, uscito alla fine del 2019 per FrancoAngeli, a cura di Alfredo D’Angelo, Professore Associato di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed esperto di imprenditorialità e innovazione.
Il volume, arricchito da una prefazione di Antonio Majocchi e da una postfazione di Valeria Negri, prende le mosse dai concetti di internazionalizzazione e family business per indagare, attraverso alcune verifiche empiriche, un campione di Pmi italiane ed europee nel loro rapporto con la gestione manageriale dell’organizzazione e dei processi aziendali.
Se l’importanza a livello globale delle Pmi è certificata dal fatto che producono circa il 70 % del Pil mondiale (studio KPMG del 2015), in Italia questo dato è ancora più significativo, in quanto riguarda una percentuale ancora più alta delle organizzazioni totali, che si costituiscono come la vera e propria “spina dorsale” del Paese.
Entrando nello specifico, tra queste piccole imprese italiane molte sono a conduzione familiare. Numerosi sono i vantaggi di queste organizzazioni come, ad esempio, la condivisione di valori e orizzonti, l’utilizzo di capitali di famiglia e la possibilità di contare su forza lavoro dedicata totalmente all’attività dell’azienda.
C’è però anche un rischio: all’interno del nucleo familiare spesso non si trova chi sappia svolgere al meglio il ruolo manageriale. Questo tema si fa ancora più stringente in questo momento, dove l’industria tutta è chiamata ad affrontare il cambiamento necessario per non soccombere alla trasformazione digitale.
Si chiede infatti D’Angelo: Perché alcune Pmi riescono a sfruttare le opportunità presenti sui mercati internazionali mentre altre preferiscono i mercati locali o se ne accontentano? Cosa può fare la differenza?
Nel corso libro l’autore infatti risponde a queste domande, partendo, nel primo capitolo, dal tema dell’internazionalizzazione delle Pmi familiari e ponendo in risalto i vari step che devono affrontare per compiere questo processo.
Nel secondo capitolo entra più nello specifico del family business per individuare il ruolo che manager esterni alla famiglia possono rivestire nel favorire l’internazionalizzazione.
Il terzo capitolo entra più nello specifico dell’area di Milano, Monza e Brianza, analizzando lo stato delle Pmi e che effetti ha avuto la managerializzazione esterna alla famiglia. Alla luce di questi dati, nell’ultimo capito, si farà il punto della situazione, individuando i casi migliori di successo.
Con la sua analisi legata al territorio, lo studio di D’Angelo riduce le distanze tra indagine accademica e problematiche reali dell’impresa, contribuendo al dialogo tra due mondi che devono collaborare per crescere nella mutata realtà economica del 4.0.
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