Investire, formare, crescere: i vantaggi del Business english
Clienti stranieri, dipendenti in tutto il mondo, voglia di oltrepassare i confini nazionali. Con la globalizzazione è sempre più comune interfacciarsi, nella quotidianità lavorativa, con persone di culture differenti, residenti all’estero o che parlano una lingua diversa dalla nostra. Che sia un viaggio di lavoro, una contrattazione o la necessità di assistere un cliente, è importante sapersi esprimere al meglio in una lingua che sia comune a entrambi. E se, ovviamente, non è possibile conoscere tutte le lingue del mondo, è sicuramente utile (anzi fondamentale) conoscere l’inglese.
Per penetrare nuovi mercati e riuscire ad acquisire clienti esteri, migliorando l’immagine del proprio brand rispetto a quella dei competitor, è possibile offrire al proprio personale corsi per imparare la lingua inglese con facilità e un dispendio di tempo contenuto. Babbel for Business, piattaforma online per l’apprendimento delle lingue a livello aziendale, ha individuato cinque punti per cui vale la pena investire in un programma di formazione linguistica in azienda.
Un business più solido
Le aziende che vogliono aprirsi ai mercati esteri, o che già si interfacciano con altri Paesi, hanno spesso l’esigenza di far viaggiare i propri dipendenti. Ecco, dunque, che il primo vantaggio di attivare percorsi di formazione linguistica ai propri collaboratori è proprio quello di realizzare business trip più efficaci. Una persona con una buona padronanza di inglese sarà automaticamente più sicura nel proporre i servizi e i prodotti e nel condurre trattative. Il risultato è una maggior possibilità di raggiungere gli obiettivi di business.
E, a proposito di business, vendere all’estero significa dover fornire un supporto ai propri clienti nel corso della vendita e, soprattutto, nel post. Il secondo elemento che porta un’azienda a investire in corsi di Business english da proporre ai propri dipendenti è l’avere un reparto di customer service in grado di svolgere l’attività nel migliore dei modi. Assistere i clienti internazionali parlando correttamente la loro lingua (o comunque una lingua comune) permette all’azienda di offrire un servizio completo e professionale, migliorando l’immagine del proprio brand agli occhi dei potenziali clienti.
Un’azienda più inclusiva
Sempre più spesso le aziende hanno al loro interno personale di origini diverse, con cui ogni dipendente deve interfacciarsi fisicamente o ‘a distanza’. Ecco di seguito altri tre enormi vantaggi relativi all’offerta di percorsi di apprendimento della lingua inglese.
In primis i meeting internazionali. Con una buona conoscenza dell’inglese i dipendenti non avranno problemi di comprensione e saranno incentivati a partecipare attivamente alle riunioni, rafforzando la comunicazione con partner e colleghi e condividendo informazioni per favorire il lavoro di squadra. Ed è proprio il team work il secondo elemento che trae beneficio dall’investimento in formazione linguistica. La conoscenza di una lingua comune permette la comprensione reciproca e rafforza dunque lo spirito di squadra. E l’occasione stessa di studiare insieme una nuova lingua può incentivare la creazione di relazioni personali a vantaggio di una maggiore produttività e innovazione in azienda. In ultima analisi, il corso di lingua potrebbe essere un benefit offerto ai nuovi dipendenti per aiutarli a integrarsi con la forza lavoro internazionale.
Per concludere, investire nella formazione linguistica porta vantaggi per le aziende sia sul piano economico, grazie a maggiori opportunità di business, produttività e innovazione, sia su quello personale, rafforzando la cooperazione tra colleghi e creando un senso di apertura e inclusione in azienda.
Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione – percorso del teatro e dello spettacolo – Francesca Albergo ha successivamente conseguito un master in Professioni e Prodotti per l’Editoria. Dopo un’esperienza di cinque anni nelle Risorse Umane – durante i quali non ha mai abbandonato lettura e stesura di testi – la passione per le parole, la scrittura e (soprattutto) la grammatica l’ha portata a riprendere la sua strada, imparando a ‘vivere per lavorare’, come le consigliò un professore al liceo.
Amante della carta e del ‘profumo dei libri’ si è adattata alla frontiera digital dell’Editoria, sviluppando anche competenze nella gestione di CMS. Attualmente collabora in qualità di editor e redattrice con case editrici e portali web.
Nella sua borsa non mancano mai un buon libro, una penna (rigorosamente rossa) e un blocco per gli appunti, perché quando un’idea arriva bisogna esser pronti ad accoglierla.
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