La Festa della donna e i movimenti femminili del Novecento
È pensiero comune che l’origine dell’8 marzo risalga alla tragedia accaduta nel 1908 in cui 134 operaie dell’industria tessile Cotton di New York morirono a causa di un incendio. Ma, in realtà, i fatti che hanno portato all’istituzione della giornata sono per lo più legati al clima di rivendicazione dei diritti delle donne dei primi anni del Novecento. Uno dei primi eventi rilevanti è il VII Congresso della II Internazionale socialista del 1907 che si svolse a Stoccarda in cui si discusse la ‘questione femminile’ e il diritto di voto per le donne; successivamente, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste dello stesso anno fu istituito l’Ufficio di informazione delle donne socialiste (di cui la socialista Clara Zetkin ne fu segretaria).
Di diritto di voto, ma anche di sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie e discriminazioni sessuali se ne parlò durante la conferenza del Partito socialista del 1908 a Chicago (Woman’s day), presieduta dalla socialista Corinne Brown (la rivista da lei redatta, Die Gleichheit, tradotto in italiano L’uguaglianza, fu per diverso tempo l’organo del movimento socialista femminile internazionale). A fine anno il Partito socialista americano decise di dedicare una giornata a una manifestazione per il diritto di voto per le donne: era il 23 febbraio 1909, la prima giornata in onore del genere femminile.
Del resto, fino allo scoppio della Prima Guerra mondiale furono diversi gli eventi di rivendicazione di diritti delle donne, ma un avvenimento significativo fu quello dell’8 marzo 1917, quando a San Pietroburgo le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra. In seguito, per ricordare l’episodio, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste del 1921 che si svolse a Mosca fu stabilita la Giornata internazionale dell’operaia: era proprio l’8 marzo.
Nei decenni successivi movimenti simili si diffusero sempre più in tutto il mondo. Nel 1944 a Roma fu istituita l’Unione donne italiane e si decise di celebrare l’8 marzo dello stesso anno la Giornata della donna. Ma soltanto negli Anni 70 in Italia ci fu la nascita di un vero e proprio movimento femminista: l’8 marzo 1972 si svolse la Giornata della donna in Piazza Campo de’ Fiori a Roma (tra i vari argomenti uno era la legalizzazione dell’aborto). Le Nazioni unite riconobbero poi il 1975 come l’Anno internazionale delle donne e l’8 marzo i movimenti femministi manifestarono per l’uguaglianza dei diritti tra i diversi generi.
Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l’uguaglianza, l’inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web.
Ha lavorato nell’ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.
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