La gestione dei processi di business attraverso i dispositivi indossabili

L’evoluzione dei sistemi aziendali, lo sviluppo di nuove modalità di distribuzione di servizi internet basati sul Cloud computing e l’introduzione sul mercato dei Cyber physical system e dell’Internet of Things (IoT) sono solo alcuni tra i driver che stanno guidando la nuova rivoluzione industriale nota con il nome di Industria 4.0. L’adozione di questo paradigma e la continua ricerca di nuove e più efficienti modalità di interazione tra uomo, macchine, robot e sistemi informativi, stanno portando notevoli cambiamenti nei processi produttivi industriali e nelle tradizionali attività dei lavoratori.

A seguito dello sviluppo di questo nuovo scenario, denotato da una forte componente di fermento scientifico e tecnologico, il mondo accademico e quello industriale stanno indagando sul ruolo dell’essere umano all’interno dei contesti aziendali e sull’evoluzione delle sue mansioni in relazione all’avanzamento tecnologico (Lorenz, 2015).

Allo stato attuale, il fenomeno legato all’automazione industriale che si sta consolidando nel panorama internazionale non è assolutamente da leggere come sinonimo di assenza o di totale rimpiazzo delle competenze umane all’interno degli impianti industriali o degli shop floor (Liao, 2017). Nel tempo, si sta infatti sviluppando la crescente consapevolezza che le capacità umane continuino a risultare fondamentali nei luoghi di lavoro e non possano essere rimpiazzate così facilmente dalle nuove tecnologie.

Risulta sostanziale, quindi, conservare l’importanza e la centralità degli esseri umani nelle dinamiche aziendali, puntando a stabilire una simbiosi tra operatori, macchine, robot e sistemi informativi e conferendo una prospettiva umano-centrica all’Industria 4.0 (Kong, Luo, Huang, & Yang, 2019). Quello a cui tendere, deve essere quindi il raggiungimento di un equilibrio capace di governare due visioni che agiscono lungo la medesima direzione: da un lato si deve puntare a garantire lo sfruttamento degli ultimi ritrovati tecnologici e l’adozione di soluzioni smart per l’ottimizzazione dei processi aziendali; dall’altro, si deve continuare a puntare ancora alla guida sapiente dell’essere umano, caratterizzata per esempio dalla capacità di affrontare situazioni non pianificate o di rispondere in maniera razionale all’insorgere di incidenti.

Il contesto tecnologico attuale ci pone di fronte a un’enorme disponibilità di dispositivi intelligenti che includono Pc, tablet e smartphone, i quali sono caratterizzati da enormi capacità di calcolo. Sono pertanto altissime le possibilità di mercato che si celano nell’avere in un unico prodotto, compatto e comodo da utilizzare, il pool di funzionalità tipiche dei dispositivi appena elencati.

In questo scenario, la chiave di volta che consente di sfruttare al meglio queste opportunità, è rappresentata dallo sviluppo di dispositivi e sistemi che sono in grado di abbinare elevate prestazioni tecnologiche a compattezza e facilità di utilizzo, caratteristiche in grado di garantire una loro agile introduzione nelle dinamiche di vita comuni. Le wearable technology e le rispettive applicazioni IoT, in questo contesto, giocano un ruolo fondamentale, soprattutto se si considerano altri fattori legati, per esempio, alla crescente consapevolezza, da parte delle organizzazioni, dei benefici apportabili dall’elettronica indossabile e dall’insorgere delle innumerevoli opportunità che le aziende hi-tech sono pronte a sfruttare in un mercato in così forte espansione.

I wearable device: che cosa sono?

Con la locuzione “wearable device” si intende definire qualsiasi dispositivo elettronico che può essere indossato da un utente e che è stato progettato con lo scopo di fornire un servizio specifico (Jeong, Kim, Park, Choi, 2017). Solitamente, tali dispositivi assumono la forma di piccoli oggetti dotati di potenti capacità di rilevamento, elaborazione, memorizzazione e comunicazione, caratteristiche che consentono in qualsiasi momento di misurare diverse informazioni degli utenti, tra cui per esempio i loro movimenti o le condizioni ambientali nelle quali si trovano (Cheng & Mitomo, 2017).

Questa loro capacità di poter acquisire e misurare parametri fisici, fisiologici e cinematici e di monitorare, analizzare e valutare le prestazioni degli utenti, fanno sì che i wearable device possano essere considerati dei candidati eccellenti per migliorare la qualità della vita degli operatori e di sostenerli nelle loro tipiche attività. Grazie alle loro dimensioni ridotte e alla loro ergonomia, rappresentano, inoltre, un’enorme opportunità da sfruttare, tanto per i produttori di tecnologie smart, quanto per gli utilizzatori.

Tramite un dispositivo indossabile, è infatti possibile monitorare le performance di un’atleta, migliorare l’esperienza fornita ai visitatori di un museo o misurare i parametri vitali di un paziente. Nell’ambito del lavoro in azienda, invece, un sapiente utilizzo di questi dispositivi, basato sullo sfruttamento di tutto il loro potenziale, può risultare fondamentale per incrementare la produttività dei dipendenti, migliorare il loro benessere fisico prevenendo e riducendo gli infortuni sul luogo di lavoro (Khakurel, Melkas, Porras, 2018), ottimizzare la comunicazione rendendola rapida, dinamica ed efficace e, infine, per facilitare la loro interazione con le macchine e i sistemi di produzione.

Il mercato dei wearable device e le aree di applicazione

Volendo classificare il mercato dei wearable device basandosi sulla tipologia di prodotto, questo settore è suddiviso fondamentalmente in: wrist-wear (i prodotti maggiormente rappresentativi di questo segmento sono gli smartwatch e le fitness band); hand-wear (smart glove); neck-wear; eye-wear (smart glasses); head-wear (head-mounted display); body-wear (t-shirt e fasce smart); foot-wear (scarpe e suolette smart). Il segmento dei wrist-wear è quello che attualmente guida il mercato, tanto da riuscire a rappresentare da solo più del 45% del totale delle entrate, le quali sono state valutate nel 2019 pari a circa 33 miliardi di dollari (GVR, 2020). Facendo invece una classificazione di mercato basata sui settori di utilizzo dei wearable device, si nota invece che il maggior impiego di queste tecnologie si ha nell’elettronica di consumo, nella sanità e nel mondo delle applicazioni industriali.

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Aprile-Maggio 2021 della rivista Sistemi&Impresa.
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tecnologia, IoT, wearable device


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Fabio D'Alessano

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università del Salento


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