La gestione snella del Super green pass con la tecnologia
La notizia è recente, ma – vista l’emergenza pandemica che dura ormai da tempo – è facile intuire che le nuove norme sono destinate a influenzare la quotidianità ancora per molto (almeno fino all’estate 2022, attuale periodo di estensione dell’uso del certificato verde).
Un impatto è quello relativo alla quotidianità aziendale: la verifica del Green pass da parte del datore di lavoro (o di una persona incaricata) sta diventando di fatto parte delle attività di ogni giorno; e c’è da fare attenzione al costante aggiornamento delle regole come la recente introduzione sul Super green pass per essere certi che collaboratori, dipendenti e persone esterne che hanno accesso all’azienda abbiano effettuato la vaccinazione contro il virus, siano immuni in seguito a una guarigione o risultino negativi al Covid-19 in seguito a un test molecolare o antigenico. Dal 15 ottobre 2021, infatti, è in vigore il decreto legge che ha esteso l’obbligo di certificazione verde ai lavoratori del settore privato e di quello pubblico per accedere negli spazi di lavoro.
C’è da dire che la Legge 165/2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 20 novembre 2021 non ha stravolto ciò che già era in atto a livello aziendale (la norma riguarda più i trasporti, la scuola, i centri sportivi, gli eventi al chiuso ecc.), ma continua a imporre in ingresso una puntuale e obbligatoria verifica del Green pass. Tra le regole era stata prevista la consegna volontaria in formato cartaceo al datore di lavoro della certificazione; su questo aspetto tuttavia il Garante della Privacy ha subito segnalato delle criticità connesse a questa possibilità richiedendo al legislatore lo svolgimento di ulteriori approfondimenti (Segnalazione 11 novembre 2021), escludendo chiaramente la possibilità di non svolgere i controlli quotidiani durante il periodo di validità del certificato ed evidenziando al contempo la mancanza della legittimità stessa nella consegna consensuale del certificato. Tale possibilità in ogni caso avrebbe potuto essere comoda per le aziende che contano pochi dipendenti e collaboratori, ma poco utile quando gli accessi sono molti o nel caso in cui diverse persone lavorano su più sedi o in mobilità (come per esempio i trasportatori) o ancora se entrano in azienda numerosi fornitori, consulenti o personale esterno.
Per le aziende questo significa dover gestire i controlli in conformità alle normative per un lungo periodo di tempo, e dunque, dotarsi di strumenti che semplifichino le operazioni garantendo costantemente la sicurezza e rispettando le norme in maniera precisa. Tra le soluzioni più pratiche in questo momento vi è l‘utilizzo di totem per il controllo del Green pass, che sono anche in grado di eseguire controlli multipli come la misurazione della temperatura corporea, il controllo della mascherina e l’apertura varchi: si tratta di strumentazioni ideali non solo per ristoranti, hotel ed enti pubblici o privati, ma anche per le aziende di tutte le dimensioni, che possono affidarsi al digitale evitando di dover registrare manualmente le verifiche e che possono integrare questi strumenti al controllo accessi e in alcuni casi anche ai sistemi di gestione delle presenze (soprattutto quando i numeri non consentono di procedere agilmente).
Snellire le operazioni di verifica con le tecnologie
La misurazione della temperatura unita alla convalida della certificazione verde è quindi ora un binomio necessario per l’ingresso in azienda: anche nel caso in cui i dipendenti potessero fornire al datore di lavoro il pass in versione cartacea, non avere la febbre ed effettuare i controlli su tutti i collaboratori restano requisiti essenziali per accedere agli ambienti al chiuso. Un dispositivo che possa integrare queste operazioni oltre al controllo mascherina e badge rappresenta di conseguenza una soluzione particolarmente appetibile, perché permette di eseguire le verifiche agevolmente in un’unica sessione, tenendo conto allo stesso tempo del numero di accessi nelle diverse sedi.
Una soluzione di questo tipo è per esempio quella offerta da EcosAgile, azienda fornitrice di software per l’HR e per l’Innovation management che con eGreen Pass permette di controllare gli accessi tramite dispositivi che riconoscono e validano il Green pass consentendo un ingresso sicuro e contingentato negli ambienti che lo richiedono, sempre aggiornato su tutti gli obblighi di legge. Tramite i dispositivi eGreenPass i datori di lavoro possono conformarsi alle norme in continua uscita, rispettando al contempo il divieto di memorizzare o trasmettere i dati privati del personale, e considerando solo quelli necessari alla copertura delle normative. Il tutto con possibilità di configurazioni e personalizzazioni ad hoc a seconda delle esigenze (esistono diversi device con differenti caratteristiche e funzionalità) e con aggiornamenti gratuiti del software costanti: una necessità imprescindibile in tempi pandemici, nei quali le variazioni normative come la terza dose o il Super green pass sono all’ordine del giorno.
Green pass non validi: notifiche e blocco dei tornelli la soluzione più immediata
Ma che cosa accade quando ci si trova di fronte a Green pass non validi? Le attuali norme sono chiare: i lavoratori e i visitatori che ne presentano uno invalido non possono accedere al luogo di lavoro; inoltre chi non può lavorare per questo motivo è considerato assente ingiustificato, con retribuzione sospesa (vale anche per chi non presenta oppure si rifiuta di esibire la certificazione). E se possiedono un Green pass non valido ma entrano lo stesso in azienda? In questo caso, i collaboratori possono incorrere in una sanzione da 600 a 1.500 euro (da raddoppiare in caso di recidiva). E anche il datore di lavoro può ricevere una multa, ma solo nel caso in cui non effettui i controlli necessari.
Importantissimo è quindi controllare le certificazioni, per evitare situazioni di questo tipo. Anche in questo caso la tecnologia risulta essenziale per le operazioni: nei dispositivi eGreenPass proposti da EcosAgile per esempio se una certificazione di un dipendente, collaboratore o visitatore dovesse risultare scaduta o non valida, il datore di lavoro o il responsabile riceverebbero una notifica tramite alert e-mail, con la possibilità di bloccare allo stesso tempo le porte, i tornelli e i varchi d’ingresso in vista di una verifica più approfondita o del divieto di ingresso. Tra le ulteriori possibilità vi sono la produzione automatica del report controlli, le notifiche di sintesi automatiche della giornata, l’attivazione di segnali o audio esterni e tutto quanto è utile ai diversi possibili scenari di utilizzo.
Sara Polotti è giornalista pubblicista dal 2016, ma scrive dal 2010, quando durante gli anni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (facoltà di Lettere e Filosofia) recensiva mostre ed eventi artistici per piccole testate online. Negli anni si è dedicata alla critica teatrale e fotografica, arrivando poi a occuparsi di contenuti differenti per riviste online e cartacee. Legge moltissimo, ama le serie tivù ed è fervente sostenitrice dei diritti civili, dell’uguaglianza e della rappresentazione inclusiva, oltre che dell’ecosostenibilità.
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