La Quality assurance per evitare errori di funzionamento inattesi
Prevenire un errore è sempre meglio che gestirlo. Per esempio, rilevare un bug informatico in fase di produzione può costare molto in termini di danni (economici, di tempo, di reputazione); per questo motivo, anticipare un malfunzionamento in un software assicura risultati favorevoli a livello di performance e scongiura risvolti inattesi. In quest’ottica agisce la Quality assurance: un processo finalizzato a garantire che un prodotto sia di qualità e che soddisfi requisiti specifici perché funzioni nel modo più fluido possibile.
Mauro Cudicio è Head of Quality Assurance di Euris IT e spiega così l’attività: “Il nostro scopo è duplice; da un lato lavoriamo in modo da prevenire e anticipare l’identificazione di un bug e dall’altro cerchiamo di ridurre i costi di certificazione per fare in modo di arrivare alla fase di produzione – il momento in cui gestire il bug costa di più ‒ senza errori”. Del tema se n’è parlato nella quinta tappa del percorso Euris GrandTour dal titolo Quality & speed? Oggi è possibile! Ottieni software di qualità senza rinunciare al time-to-market (negli ultimi webinar si è parlato dell’uso dei chatbot e di cybersecurity; IT Service management; gestione dei rischi tramite il monitoraggio dei KPI), promosso da Euris IT, azienda che si occupa di sviluppare progetti e soluzioni software, accompagnando il cliente lungo tutte le fasi del progetto, dall’idea fino alla sua realizzazione, curando anche la parte di manutenzione e l’assistenza nel post go-live.
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La Quality assurance, dunque, si focalizza sui processi e sulle procedure, ma è necessario svolgere anche una serie di test e controlli sul prodotto. Ecco perché serve considerare anche la Quality control; si tratta di due attività diverse, ma interconnesse tra loro. “Non sono in contrapposizione, ma collaborano per arrivare a determinare la qualità di un prodotto; tuttavia, se la Quality assurance interviene nei processi, la Quality control agisce direttamente sul prodotto e su eventuali errori”, ha spiegato Cudicio. La prima è proattiva, mentre la seconda è reattiva. “La Quality assurance si basa sul continuous improvement: i problemi a cui bisogna fare attenzione sono tanti, ma cambiano anche nel tempo; per questo motivo bisogna seguire costantemente l’andamento dei processi”.
I test automatizzati agiscono in modo più preciso
In questo scenario si inserisce Euris IT: l’azienda lavora con un approccio orientato alla prevenzione dei bug, assicurando la Quality assurance e la Quality control. Ma perché si possa agire in anticipo, è necessario che anche i test siano automatizzati, poiché più specifici e precisi. “È preferibile utilizzare la gestione automatizzata – in ottica preventiva – perché i test automatici sono in grado di analizzare ogni dettaglio, che può invece sfuggire durante la gestione manuale”, ha continuato Cudicio. “I test automatizzati e i regression test non tralasciano niente; in questo modo, si evita la perdita di informazioni”.
Per sviluppare i test si analizzano le necessità – insieme con il tipo di business – di ciascun cliente: ci sono best practice e flow di Quality assurance precostituiti e assodati, ma non ne esistono di unici e universali che siano adatti alle esigenze di tutti. Quindi, esaminato il business, definito il flow e formato il personale sui nuovi standard di sviluppo, si passa alla fase di automazione e implementazione.
Ma spesso le aziende sono diffidenti nell’implementare la gestione automatizzata. “Si pensa che implementare test automatici sia un costo ingente, ma quando la metodologia di lavoro entra nell’ottica aziendale e si formano le persone perché possano apprendere nuovi metodi, il costo si azzera; si tratta di un investimento che porta risultati sul lungo termine”, ha continuato il manager di Euris IT. Infatti, sono molti i vantaggi offerti dall’automazione dei test, come la riduzione del time to market (grazie a una metodologia agile), feedback immediati sul mercato, maggiore controllo sui tempi di delivery, riduzione dei costi di certificazione del prodotto e riduzione dei rischi di errore.
Con riferimento ai test, Euris IT propone diverse soluzioni: i System integration testing, che hanno lo scopo di esporre gli errori nell’interazione tra unità integrate; i Functional testing, che analizzano i singoli casi e individuano malfunzionamenti; i Performance testing, che controllano velocità, tempi di risposta, affidabilità, utilizzo delle risorse e scalabilità; infine, la Static code analysis, che analizza il codice sorgente per qualità, affidabilità e sicurezza.
Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l’uguaglianza, l’inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web.
Ha lavorato nell’ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.
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