La servitizzazione come modello nell’era delle incertezze
La pandemia di covid, gli aumentati costi dell’energia e la guerra in Ucraina hanno modificato notevolmente lo scenario di business per le imprese. Considerando che la competitività del sistema Italia era già in costante calo da almeno due decenni, è arrivato il momento di ripensare in modo deciso i nostri modelli. Per questo Giorgio Merli (ex Country Leader di PWCC e IBM GBS, autore, docente, e consulente per la digitalizzazione dei modelli di business per importanti aziende) e Giovanni Volpe (Innovation Manager e Partner di My Smart Srl, startup innovativa per la Digital transformation, ed ex consulente organizzativo) hanno pubblicato il libro dal titolo Resettare e ripartire. Digitalizzazione e servitizzazione. Come riposizionarsi competitivamente nel nuovo scenario di business tra nuove emergenze e Pnrr (ESTE, 2022). Il volume propone a imprenditori e manager modalità con cui riposizionarsi nel nuovo scenario, sfruttando nuovi trend e opportunità, e suggerisce strategie a vari livelli: modelli di business, value proposition, organizzazione e gestione delle Risorse Umane (anche attraverso case history).
Secondo gli autori, i principali trend degli ultimi anni riguardo le evoluzioni dello scenario di business riguardano principalmente il contenuto e le modalità delle transazioni tra fornitori e clienti. I driver di tali tendenze possono essere facilmente individuati con i concetti di “digitalizzazione” e “servitizzazione”, come è già anticipato nel titolo: “La prima, oltre a essere il principale fattore abilitante della seconda, ha di fatto da sola creato nuovi business (quali quello della gestione e monetizzazione dei Big data). La servitizzazione riguarda – e riguarderà sempre più – la richiesta da parte del mercato e dei clienti di poter usufruire dei prodotti come un servizio anziché attraverso un acquisto diretto degli stessi”, si legge nell’introduzione.
La pandemia ha poi accelerato i trend in atto, aumentando la necessità di cambiamenti nell’organizzazione delle imprese e nelle competenze richieste alle persone che ne fanno parte (si pensi allo sviluppo del lavoro agile). E l’aumentato costo dell’energia suggerisce di ridurre la componente legata al puro Manufacturing, attivando nuove linee basate sulla servitizzazione. “Stanno mutando il modo di lavorare, i luoghi, i sistemi di comunicazione, lo stile di leadership e di guida, le tecnologie impiegate per le Operations e quelle utilizzate per elevare la sicurezza informatica”, avvertono Merli e Volpe.
Il testo aiuta a capire come sfruttare i trend in atto e come far rendere al meglio gli eventuali finanziamenti messi a disposizione dai vari piani post pandemia, come il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Allo scopo di facilitare la lettura, inoltre, ogni capitolo può essere letto indipendentemente dagli altri, in quanto viene ogni volta contestualizzato nello scenario di riferimento illustrato in quelli precedenti. “Dobbiamo studiare il futuro. Non per sceglierlo, ma per cambiarlo”, è il messaggio degli autori.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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