La tecnologia come alleata in un mondo che cambia
Da qualche anno ormai l’innovazione digitale è al centro dell’attenzione per la sua capacità di trasformare la società e l’economia, ma l’emergenza sanitaria ha reso evidenti e innegabili i benefici che può portare alle persone. Accessibilità più diffusa all’informazione, disponibilità di risorse tecnologiche per gestire la didattica integrata, strumenti migliori per la creatività, potenza di calcolo per facilitare le attività produttive sono solo alcuni degli esempi portati dagli ospiti dell’ultimo Intel Experience Day.
L’incontro organizzato dalla multinazionale statunitense per presentare il nuovo brand Intel Evo, che certifica i Pc che rispettano determinati requisiti in termini di esperienza utente reale nell’uso quotidiano, e i primi 20 laptop certificati Intel Evo, è stata anche un’opportunità per discutere del ruolo della tecnologia nell’aiutare ad affrontare l’attuale situazione legata alla pandemia. Ha aperto il confronto Nicola Procaccio, Country Lead Italia ed Emea Territory Marketing Director di Intel, al cui intervento hanno fatto seguito le testimonianze di alcuni professionisti in svariati ambiti, dalla scuola all’arte.
Secondo Procaccio, i cambiamenti in corso hanno portato ancora una volta Intel ad aggiornare la sua vision e brand identity e a trasmettere i valori della rinnovata realtà aziendale anche attraverso la modernizzazione degli elementi di design: “Se vogliamo trovare un elemento caratterizzante di quest’era, potremmo individuarla nell’esplosione dei dati come forza trasformativa. E la capacità di generarli, movimentarli, conservarli, elaborarli, ed estrarre informazioni utili, è fondamentale per generare valore per l’esperienza delle persone, per il business delle aziende, e per la società in generale”.
In questa fase, la multinazionale Usa si è focalizzata nell’aiutare i clienti a proseguire le loro attività, fornendo la tecnologia necessaria. Ma Procaccio ha ribadito anche che l’azienda guarda anche al futuro, investendo per far progredire il settore tech e ponendosi ambiziosi obiettivi in termini di Corporate social responsibility (CSR), sostenibilità e inclusione. “Al di là dell’innovazione tecnologica, il nostro compito è di aiutare i nostri clienti e partner a offrire prodotti e servizi che soddisfino i bisogni di un mondo che cambia, di consentire loro di sfruttare appieno il potenziale di quest’era dei dati e delle opportunità dell’Internet delle Cose, dell’Intelligenza Artificiale, del 5G, della guida autonoma, dell’Edge”. E ha concluso: “Le opportunità che ci si presentano non sono mai state tanto grandi nella storia”.
Come la tecnologia può aiutare i professionisti
Se questa è la vision del vendor, non diversi sono i temi affrontati da chi ricorre alla tecnologia per svolgere la propria attività quotidianamente. Per esempio, Morena Castellani, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Foligno 2, ha parlato delle difficoltà e delle sfide poste dalla didattica a distanza, ma anche di come la personalizzazione dell’insegnamento in digitale abbia giovato ad alcuni studenti che faticavano in presenza e di come il corpo docente abbia consolidato e acquisito nuove competenze digitali che hanno portato a rivedere i modelli di insegnamento.
“In futuro, vedo un ruolo centrale e sempre più pervasivo nella didattica, e sempre di più sarà importante disporre di buone connessioni e dispositivi adeguati”, ha commentato Castellani. “All’interno della scuola si è attivato un cambiamento della modalità di lavoro che è precursore di nuovi cambiamenti. Perché questo sia veramente efficace, è necessaria una sempre maggiore sinergia fra pubblico e privato”.
Leopoldo Freyrie, Honorary Member of American Institute of Architects e Presidente della Fondazione Riuso, invece, ha illustrato come il lockdown ha accelerato una trasformazione già in atto del concetto di spazio domestico. “Due sono i processi in atto: lo spostamento dalla città e l’ibridazione di spazi cittadini che comporta un cambiamento dell’approccio che architetti e urbanisti avranno alla progettazione degli spazi domestici e urbani”, ha ragionato l’architetto, sottolineando che le opportunità che la tecnologia offre abiliteranno un nuovo sviluppo e daranno maggiore libertà alle persone.
Mario Cianchi, Publishing A&R per Sugarmusic SPA, ha raccontato che la tecnologia è già presente in tutto il processo creativo e influisce sull’approccio lavorativo degli artisti. “Nella mia esperienza di editore, il Pc è centrale nello sviluppo e nella creazione di qualsiasi prodotto. La tecnologia permea la creatività in modo stretto e l’arte è influenzata dagli strumenti utilizzati”.
Anche per il fumettista Roberto Recchioni, tecnologia e disegno oggi sono intrecciati e pensa che lo saranno ancora di più nel prossimo futuro. “Grazie all’AI, i nuovi software potranno migliorare e velocizzare la realizzazione dei fumetti o rendere più rapidi e precise le applicazioni di grafica”. Ma l’autore ha precisato anche che “la tecnologia rimarrà comunque sempre al servizio dell’artista. Un’AI che sostituisca l’artista è impensabile, ma un’AI come strumento che svolge bene una funzione meccanica sarà un ausilio importante”.