Lavoro ibrido: il modello a ore di Unilever
Il periodo pandemico ha permesso a tutti noi, purtroppo, di poter sperimentare il lavoro da remoto. Quell’esperienza ha spinto molti a maturare grande fiducia verso le nuove modalità di lavoro, con il concetto di Smart working diventato centrale nel panorama mediale e d’impresa.
Oggi, questo entusiasmo si sta affievolendo e molte aziende stanno decidendo di riportare il lavoro su una dimensione più fisica e di vicinanza. Non tutti, però, stanno progettando il proprio futuro in questa direzione, con diversi interpreti che cercano e sperimentano modalità ibride: è anche il caso di Unilever, multinazionale britannica titolare di oltre 400 marchi di beni di consumo e uno dei principali produttori nel Food & beverage e di articoli per l’igiene e per la casa.
Antonella Carbone, Italy HR Country Lead di Unilever, nell’ultima puntata di Pensiero Personale ci spiega il nuovo modello di lavoro ibrido progettato dall’organizzazione e racconta le novità organizzative che la società sta vivendo.
Laureato in Comunicazione e Società presso l’Università degli Studi di Milano, Alessandro Gastaldi ha iniziato il suo percorso all’interno della stampa quasi per caso, già durante gli anni in facoltà. Dopo una prima esperienza nel mondo della cronaca locale, è entrato in ESTE dove si occupa di impresa, tecnologia e Risorse Umane, applicando una lettura sociologica ai temi e tentando, invano, di evitare quella politica. Dedica il suo tempo libero allo sport, alla musica e alla montagna.
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