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L’elearning punta sull’esperienza e sull’unicità delle persone

Fino a qualche tempo fa, spesso si faceva riferimento alla formazione elearning solo rispetto a quella ‘obbligatoria’: si pensi, per esempio, a quella in ambito sicurezza o quella per banche e assicurazioni. Poiché l’obiettivo di questa formazione è essenzialmente la trasmissione di contenuti, in molte occasioni, purtroppo, l’obbligatorietà restava l’unica vera motivazione per fruire del corso, e questo portava gli operatori del settore a porre poca attenzione alla qualità. Con la crescente diffusione dell’elearning– una modalità molto apprezzata, in particolare nella pandemia – anche in altri ambiti, per esempio le soft skill, i corsi di formazione digitali oggi rimettono finalmente al centro la persona, senza tralasciare l’esperienza degli utenti.

Secondo l’indagine desk dal titolo Il mercato del Digital learning realizzata da Piazza Copernico, azienda di formazione professionale e digital learning, il mercato mondiale in questo ambito è cresciuto del 900% dal 2000 al 2021 ed entro il 2026 è prevista una crescita annua del 12%. È emerso inoltre che quelli in più forte espansione sono i mercati asiatici (in particolare Cina e India), mentre quelli europeo e nordamericano evidenziano tassi di crescita più contenuti. L’Italia, mediamente più arretrata rispetto ad altri Paesi europei sul fronte formazione, dovrebbe raddoppiare dal 2021 al 2026: a oggi, il 70% di aziende, scuole e università utilizza una delle diverse proposte di formazione a distanza e il 75% punta su corsi elearning sulla sicurezza (seguono le soft skill, le lingue straniere e temi relativi al business).

Tuttavia, i dati risultano piuttosto disomogenei e difficili da aggregare e interpretare perché le statistiche esistenti comprendono anche la formazione accademica (quella interamente digitale ancora non viene rilevata come entità a sé stante). Ma in generale si va in una direzione di evoluzione. “Si stanno diffondendo in forma digitale temi differenti, come anche quelli della diversità e dell’inclusione o dell’empowerment femminile, che aiuteranno a far crescere il mercato”, ha commentato Oliviero Vittori, Direttore Generale di Piazza Copernico. Ci si focalizza con più attenzione sull’unicità dell’individuo, costruendo percorsi su misura per ciascuna persona. “Si tiene conto maggiormente rispetto al passato delle conoscenze pregresse, degli obiettivi da raggiungere e delle potenzialità. Significa personalizzare la formazione e credo sia la principale scommessa di questi tempi”.

È importante, dunque, in fase di avvio e accesso al corso capire qual è la ‘storia’ degli utenti, che al di fuori della formazione erogata in azienda, hanno numerose occasioni di apprendere: nella società dell’informazione, le competenze si acquisiscono sempre più (anche) in modo ‘inconsapevole’ (si pensi ai tutorial di YouTube, ma anche ai video su altre piattaforme social). “Bisogna tenere conto della conoscenza che si acquisisce tramite questi strumenti; non è facile, soprattutto per le aziende più grandi, perché significa considerare ciascuna persona nella propria singolarità. In questo senso, abbiamo strumenti che possono essere utili, come gli assessment, per fare una personalizzazione quanto meno per i profili professionali”

La leadership gentile come percorso emotivo-esperienziale

A febbraio 2022 è nata l’Accademia della gentilezza, con l’obiettivo di promuovere questo atteggiamento e per creare un contesto per un equilibrato e sostenibile modello di sviluppo delle persone, della cultura e dell’economia. “Si tratta di un’idea che ha come obiettivo quello di valorizzare i talenti in azienda; noi abbiamo sposato i valori del progetto fin dal principio, dando il nostro contributo per la parte di digital learning”, commenta Vittori. La filosofia del progetto è costruita su cinque concetti chiave: il rispetto verso i talenti (che devono essere valorizzati); la convinzione che la motivazione nel fare sovrasti le competenze tecniche; la generosità nel condividere le esperienze; l’attenzione ai processi di cambiamento e di trasformazione; il coraggio di vedere la realtà come noi la desideriamo.

Tutto questo si declina in un ‘viaggio’ di apprendimento emotivo-esperienziale che nel corso digitale viene sviluppato su tre livelli, come racconta il Direttore di Piazza Copernico: “Si parte dal ‘sentire’, quindi il coinvolgimento emotivo, nell’ottica di attivare i processi di apprendimento e di cambiamento; si passa per l’‘agire’, dunque fare esperienza per costruire la migliore versione di se stessi; si arriva al ‘comprendere’, ossia sviluppare effettivamente l’approccio gentile”.

Piazza Copernico ha ideato – in collaborazione con gli ambasciatori dell’Accademia della gentilezza, Bianca Straniero Sergio, psicoterapeuta familiare e psicologa analista, e Guido Stratta, Direttore del Personale di Enel e manager specializzato nei processi di trasformazione culturale e di gestione delle persone – uno dei supporti formativi dell’Accademia, un corso digitale dal titolo “Il potere della leadership gentile”; si tratta di video che raccontano esperienze di vita, commentati dagli “ambasciatori”. Nel dettaglio si tratta di corsi elearning in video per un totale di cinque episodi e 10 situazioni, utilizzati per le attività di formazione elearning.

Il percorso dell’Accademia è composto da tre momenti: in primis si offre un libro di Stratta; poi ci sono i video-corsi di Piazza Copernico nei quali la tecnica è mostrare un caso di leadership inadeguata e commentarla; poi è riproposta la stessa scena con l’esercizio di una leadership idonea. Su questi temi sono poi svolte attività di coaching, rivolte non soltanto ai top manager, ma pure al personale di livelli alti delle aziende. Ci si avvicina al vissuto esperienziale personale e alla sfera emotiva; per questo motivo serve un percorso a step, per una presa di coscienza a tutto tondo: “La sfida è quella di far mutare la mentalità e l’approccio; non è facile, ma piano piano i risultati arriveranno” spiega Vittori.

Sviluppare le Academy con la trasformazione digitale

C’è poi un altro progetto cui sta lavorando Piazza Copernico, incentrato in particolar modo sulla trasformazione digitale: è la Digital Evolution Academy. Si tratta di un modello di consulenza per la creazione di un’Academy aziendale o nella trasformazione digitale di Academy già esistenti “Qui il tentativo è stato quello di ripensare l’offerta, dando supporto alle aziende per seguirle nel processo di trasformazione”, puntualizza Vittori.

Si agisce per riorganizzare e innovare le tradizionali strutture formative per trasformarle in nuove Academy e valorizzarne il potenziale. “Alcuni dei punti di attenzione del programma riguardano i ruoli e le attività aziendali, focalizzandosi sui processi”, spiega il manager. Le sfide sono quelle di puntare sulle tecnologie digitali per erogare contenuti e servizi, gestire con efficacia ed efficienze il patrimonio delle conoscenze e misurare i dati e gli obiettivi.

“Nel concreto progettiamo nuovi percorsi formativi, affianchiamo l’azienda nell’introduzione di nuovi strumenti e nella scelta delle infrastrutture tecnologiche, supportiamo le figure professionali”, dice Vittori. In sintesi, sono quattro le fasi: analisi dei bisogni; scelta dell’architettura e degli strumenti; progettazione, sviluppo e implementazione; monitoraggio.

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Federica Biffi

Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l'uguaglianza, l'inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web. Ha lavorato nell'ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.

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