L’epidemia migliora il rapporto di lavoro e promuove (alcuni) manager HR
Nonostante la pandemia da Covid-19 stia tenendo i dipendenti lontani da datori di lavoro e colleghi, c’è chi si è riscoperto più vicino che mai e ben più che sul posto di lavoro.
In Canada, quasi la metà dei dipendenti (49%) intervistati da Argyle Public Relationships ritiene, infatti, che la relazione con il datore di lavoro sia migliorata nell’ultimo periodo, che ha visto il mondo far fronte all’emergenza. Merito soprattutto di una buona comunicazione e della massima trasparenza adottata dalla funzione HR per comunicare al personale gli aggiornamenti sulle misure di sicurezza adottate.
“Molti datori di lavoro canadesi si stanno dimostrando bravi a mantenere i lavoratori soddisfatti, conservare la loro fiducia, comunicare il posizionamento positivo del brand e dimostrare di tenere ai propri dipendenti e alla propria comunità”, ha confermato Daniel Tisch, CEO di Argyle a Toronto. “Ciò aiuta a superare la tempesta in un momento in cui le persone sono più fragili, ansiose e incerte sul futuro”.
A esser migliorato, secondo il 52% degli intervistati, è anche il rapporto con i colleghi, nonostante il distanziamento sociale abbia ridotto notevolmente i momenti di confronto. Il 72% è soddisfatto del rapporto con il proprio capo, il 68% ha fiducia nel responsabile e il 63% è convinto che sia impegnato a rispondere alle sue aspettative. L’unica nota dolente riguarda la presa in esame delle proposte che arrivano dai dipendenti: solo il 39% dei lavoratori crede che possano influenzare le decisioni o la direzione assunta da manager e responsabili.
Per gli HR, una comunicazione chiara e puntuale è la chiave per mantenere e rafforzare questa relazione tra capi e personale. “I datori di lavoro e i professionisti delle Risorse Umane non possono controllare le questioni macro-economiche, sociali o sanitarie, ma possono agire a livello micro, focalizzandosi sulla relazione con i propri dipendenti”, ha detto Tisch. “Datori di lavoro e HR leader saggi saranno più trasparenti che mai con il loro gruppo di lavoro. Saranno molto sinceri sulle sfide da affrontare e ciò permetterà di ingaggiare dipendenti più creativi e determinati sul modo di fronteggiarle”.
Fonte: HR Reporter
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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