L’insegnamento nell’era dell’incertezza
Uno degli assi portanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) presentato dall’Italia alla Commissione europea è la transizione verde e digitale del Paese. Secondo quanto programmato dal Governo italiano, infatti, il 27% dei fondi saranno impiegati nel settore digitale. Il documento prevede sei missioni, che rappresentano aree tematiche strutturali di intervento: la prima è proprio dedicata alla “digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”. All’interno di questa sezione, 24 miliardi di euro sono dedicati al sistema produttivo. “Per l’Italia, caratterizzata da un robusto settore manifatturiero e un’economia orientata all’export, la sfida dell’innovazione e della modernizzazione è cruciale”, si legge nel piano.
Con questa affermazione è d’accordo Emma Alberici, Direttore Amministrazione & Finanza di Lofarma S.p.A., azienda farmaceutica italiana fondata a Milano nel 1945 che studia, produce e commercializza immunoterapie specifiche per il trattamento delle malattie respiratorie allergiche.
“Quanto abbiamo imparato dall’emergenza è che la sfida verso la digitalizzazione è inevitabile e richiede tempi molto rapidi di intervento e trasformazione. Tutto è cambiato, e per quanto ci riguarda ci stiamo muovendo in ottica paperless revisionando tutti i processi aziendali, con l’obiettivo di utilizzare da un lato tecnologie sempre più mirate al nostro settore e dall’altro l’impegno ad agire in un’ottica sostenibile per ridurre il nostro impatto sull’ambiente, racconta.
Il processo di trasformazione digitale che ha coinvolto Lofarma nel suo settantacinquesimo anno di storia aziendale, accompagnato dal rinnovamento della sua immagine pubblica, ha sostenuto e valorizzato un altro punto cardine su cui l’azienda si è distinta negli anni: la cultura, la divulgazione e la formazione scientifica nel settore allergologico, di cui Lofarma è leader di mercato e punto di riferimento italiano ed estero. Il digitale infatti ha portato anche alla riorganizzazione e trasformazione di alcune funzioni interne, con un coinvolgimento delle risorse su nuovi progetti.
Gli strumenti digitali ci consentono di veicolare il grande valore di contenuto dell’azienda, riuscendo a raggiungere un pubblico più allargato, per un’informazione generale sulle patologie allergiche respiratorie, a completamento di un approccio consapevole all’importanza della prevenzione per ciascuno di noi.
Digitalizzare i processi burocratici per concentrarsi sul core business aziendale
Le strategie digitali comprendono anche il settore HR: Lofarma era cliente di una società chiamata HRO, acquisita poi da ADP, leader nelle soluzioni di gestione del Capitale Umano. “Abbiamo esternalizzato il processo delle paghe grazie alla soluzione Full BPO: input, elaborazione, controllo e certificazione dei processi sono a carico di ADP”. L’obiettivo era ridurre le attività burocratiche e di elaborazione interna del payroll per dedicarsi prevalentemente alla gestione dei 100 dipendenti di Lofarma. “In questi anni abbiamo affinato un sistema di controllo sulle elaborazioni, insieme ad ADP, che ha permesso di azzerare gli errori. Poi nell’anno di pandemia ci sono stati una serie di cambiamenti normativi sui quali abbiamo ricevuto pieno supporto da ADP, instaurando una relazione umana empatica, non più cliente-fornitore” ricorda Alberici.
L’ufficio personale è sempre rimasto operativo dall’inizio dell’emergenza sanitaria: il nuovo obiettivo è automatizzare la pianificazione e gestione dei permessi tramite un’App che sarà in dotazione dei dipendenti. L’introduzione all’uso di questo strumento sarà accompagnata da corsi di formazione online, che sono ripresi nel 2021. Per Lofarma la tempestività è imprescindibile, essendo del settore farmaceutico: “Siamo una società abituata a prevedere le risposte prima ancora che arrivino le domande. La collaborazione di ADP ci sarà fondamentale per anticipare le esigenze che sorgeranno con una risposta immediata, unica e corretta” conclude Alberici.
Lofarma ha sede principale a Milano ed è presente a livello internazionale in Portogallo, Germania, Spagna, Corea del Sud, Albania, Grecia, Ungheria, Messico, Russia e Mongolia.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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