Il ritorno alla Supply chain locale

Già prima della pandemia, altri eventi, come la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, stavano contribuendo ad aumentare l’incertezza delle filiere globali. Ora che il covid-19 ha messo a nudo tutta la fragilità di catene produttive lunghe e distanti, improntate alla massima efficienza ma molto meno alla prevenzione di eventuali interruzioni, le imprese sembrano decise a ripensare il loro approccio alla Supply chain. Come? Accorciando le filiere, innanzitutto, e abbandonando la dimensione globale per abbracciarne una molto più locale. Addirittura sul campo.

È quello che ha fatto Mutti, la storica azienda parmigiana di conserve di pomodoro, che ha portato ai massimi livelli il concetto di km 0, brevettando una mini-fabbrica mobile pensata per trasportare lo stabilimento produttivo direttamente sui campi di pomodoro.

Con quasi 5 milioni di quintali di pomodori trasformati, Mutti è tra i principali produttori italiani di conserve. Ed è da sempre molto attenta a rispettare l’originalità del processo produttivo tradizionale. Nella nuova puntata di L’Italia in fabbrica, il podcast di Parole di Management dedicato al mondo del Manifatturiero italiano, Giorgio Lecchi, Industrial Director di Mutti, racconta com’è nato e come funziona il progetto InstaFactory.

sostenibilità, Supply chain, Mutti, InstaFactory, tracciabilità

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