Di Maio

M5s, Impegno civico e +Europa: investire nelle nuove tecnologie industriali

Incentivare la crescita dimensionale delle imprese; definire un piano industriale basato sulle tecnologie strategiche per il futuro; garantire alle imprese loro una maggiore liquidità. Questi sono alcuni dei punti toccati, rispettivamente, nei programmi per le elezioni del 25 settembre 2022 di +Europa, Movimento 5 Stelle e Impegno civico.

+Europa: incentivi alle imprese per la una crescita dimensionale

+Europa affronta il tema delle imprese nel punto del 6 programma, intitolato “Concorrenza, impresa pubblica e politica industriale” in cui si sottolinea l’importanza di aprire i mercati a più e nuovi soggetti in concorrenza tra loro porta ad accrescere investimenti privati, innovazione, produttività, occupazione, efficienza, domanda e crescita. Nello specifico sono proposti interventi che incentivino le imprese a una crescita dimensionale necessaria a migliorare efficienza e capacità innovativa; l’estensione del ruolo di stimolo e controllo all’Autorità della concorrenza e alle autorità di regolazione dei settori economici.

Inoltre nel paragrafo sull’abbattimento di barriere pubbliche all’entrata nei mercati, il programma cita, tra i tanti punti, la necessità di rivedere le norme anti-delocalizzazione che, nella prospettiva dell’investitore estero finiscono per rappresentare un disincentivo all’entrata; ma anche la questione delle Reti digitali e 5G su cui si propone in particolare l’accelerazione dell’infrastrutturazione nelle aree bianche e grigie, oltreché rimodulando i bandi di gara, ampliando il novero. Questa misura aiuterebbe il settore industriale, anche se nel programma non si fa riferimento esplicito a questo tema.

Nel paragrafo intitolato “Pmi e costi energetici”, +Europa spiega di voler: escludere gli oneri di sistema impropri dalla bolletta delle PMI; introdurre premialità e fiscalità di vantaggio per l’autoproduzione e le comunità energetiche, incentivando la fiscalità ambientale; garantire liquidità alle imprese liberandole da ‘crediti incagliati’ derivanti dai bonus in edilizia.

Più avanti nel programma si puntualizza come l’idea di fondo che anima le proposte fiscali di +Europa è di fare del sistema un pungolo per la crescita e le libertà economiche di imprese, individui e famiglie, di rendere il sistema semplice e poco costoso nella gestione, di renderlo attrattivo per gli investimenti in attività produttive, adeguato alla fiscalità unionale e internazionale. Tra le misure citate c’è, per esempio, la riduzione dell’aliquota ordinaria dell’Ires al 23%; la riduzione dell’acconto Irpef, Irap e Ires dal 100% all’80% da pagare in due rate annue; e la riduzione graduale in cinque anni dell’acconto annuale Iva.

M5S: un piano industriale basato sulle tecnologie strategiche per il futuro

Il programma Movimento 5 Stelle (M5S) propone misure dedicate alle aziende nella sezione intitolata “Dalla parte delle imprese: per garantire liquidità e agevolare gli investimenti”. Tra le proposte ci sono: l’introduzione di uno statuto delle imprese, ovvero uno strumento per dare certezza di regole agli imprenditori; il potenziamento e stabilizzazione decennale di Transizione 4.0, estendendo allo stesso piano la cessione dei crediti d’imposta sul modello del superbonus; rafforzamento e stabilizzazione del fondo centrale di garanzia per garantire liquidità alle PMI con garanzie statali dall’80 al 100%.

A questi punti si aggiungono: il potenziamento del fondo salvaguardia imprese, che permette allo Stato di entrare nel capitale delle aziende in crisi per un ammontare massimo di 10 milioni di euro; misure per contrastare le delocalizzazioni e favorire la responsabilità sociale delle imprese; potenziamento del fondo Ets per le imprese energivore; misure per assicurare il salvataggio delle imprese da parte degli stessi lavoratori.

Inoltre al punto intitolato “dalla parte delle nuove tecnologie” si affronta la necessità di definire un piano industriale basato sulle tecnologie strategiche per il futuro, come Manifattura digitale, Fintech, Valute digitali, Intelligenza Artificiale e Robotica, Agrifoodtech, Aerospazio, Web3, semiconduttori, Scienze della vita, creazione di contenuti digitali, metaverso, fino ad arrivare a frontiere come nanotecnologie e quantum computing.

Un’altra proposta è investire nell’ecosistema italiano dell’innovazione: startup e imprese innovative, scuola, università, centri di ricerca, talenti e professionisti, investitori; ma anche di potenziare l’insegnamento delle materie Stem sin dai primi gradi scolastici; e di investire nelle competenze tecniche avanzate e imprenditoriali. Inoltre nel paragrafo dedicato al settore agricolo, il M5S sottolinea la necessità di potenziare il piano Transizione 4.0 per spingere ulteriormente gli investimenti.

Impegno civico: liberare le imprese dalle zavorre per farle decollare

Il programma di Impegno civico (Ic) sottolinea l’importanza di liberare le imprese dalle zavorre che non le fanno decollare. Senza sviluppo, infatti, si legge nel programma, le aziende rimangono sottodimensionate e non hanno le risorse necessarie per investire nelle nuove tecnologie, questo le rende scarsamente competitive generando bassa produttività e perdita di competitività. Nel settore dei servizi, la produttività del lavoro è ferma da decenni così come le dimensioni delle imprese; i tentativi di riforma per aumentare concorrenza, produttività e dimensione aziendale vengono ostacolati; milioni di micro e piccoli imprenditori lottano per la sopravvivenza tra burocrazia, oneri contributivi, pressione fiscale e mancanza di risorse finanziarie. Ecco perché, per Ic, “svilupparsi in queste condizioni è difficilissimo”.

Per questo, si legge ancora nel testo, la proposta è: il taglio al cuneo fiscale per le imprese e trovare strumenti che garantiscano loro una maggiore liquidità; fare ordine e razionalizzare i bonus per le imprese per eliminare quelli che non tirano o hanno un tiraggio limitato e utilizzare queste risorse per abbassare le tasse a partire dall’Irap. Per Ic serve far sviluppare il nostro sistema imprenditoriale: sono essenziali i decreti flussi per rispondere efficacemente alle esigenze del mondo produttivo nazionale, che richiede manodopera specializzata nelle aziende e nel settore agroalimentare. Il Made in Italy, per Ic, è fondamentale per lo sviluppo delle nostre imprese e, considerati i risultati raggiunti, va rilanciato e potenziato il Patto per l’Export.

Fonti:

Movimento 5 Stelle: https://www.movimento5stelle.eu/elezioni-politiche-2022-programma-m5s/

Impegno civico: https://www.impegno-civico.it/

+Europa: https://assets.nationbuilder.com/piueuropa/pages/1728/attachments/original/1661536519/PROGRAMMA__EUROPA_2022_%284%29.pdf?1661536519

Europa, Impegno Civico, tecnologie industriali, 25 settembre, M5s

Tomasin

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