M5S, Impegno civico e +Europa: le priorità in tema di lavoro
Con l’analisi delle proposte contenute nei programmi elettorali del Movimento 5 stelle, di Impegno civico e di +Europa, si conclude l’iniziativa di Parole di Management nell’analisi delle proposte relative al tema del lavoro dei partiti che si sfidano alle urne il 25 settembre 2022. Tra le iniziative, l’introduzione di un salario minimo, ma anche la necessità di favorire le assunzioni a tempo indeterminato e la promozione dell’occupazione giovanile.
Il M5S propone un nuovo Statuto dei lavoratori
Il Movimento 5 Stelle (M5S) propone l’introduzione di un salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora e l’agevolazione della sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato. Un punto chiave del programma è il rafforzamento del Reddito di cittadinanza attraverso una serie di misure mirate per rendere più efficiente il sistema delle politiche attive e il monitoraggio delle misure antifrode. Altre questioni menzionate sono: la garanzia di un’effettiva parità salariale; il contrasto alla precarietà attraverso rafforzamento delle misure del decreto Dignità per mettere i lavoratori, in particolare i giovani, in condizione di sviluppare progetti di vita; lo stop a stage e tirocini gratuiti con l’introduzione di un compenso minimo per i tirocinanti e il riconoscimento del periodo di tirocinio ai fini pensionistici.
A questi punti si aggiungono la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, soprattutto nei settori a più alta intensità tecnologica; il tutto con la possibilità, per le imprese che aderiscono al programma, di ottenere esoneri, crediti di imposta e incentivi aziendali per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche e nuovi macchinari. Il programma parla inoltre di un nuovo Statuto dei lavori, delle lavoratrici e dei lavoratori volto a garantire a dipendenti e autonomi gli stessi diritti e le stesse tutele.
Altre questioni inerenti il lavoro sono citate nel paragrafo dedicato al Turismo e alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico italiano: nello specifico si menziona la realizzazione di un piano pubblico di assunzioni per superare “il grave sottodimensionamento del Ministero dei Beni Culturali e delle sue istituzioni periferiche”; la necessità di porre un freno alle esternalizzazioni e il contrasto all’uso distorto del volontariato e dei lavoratori della cultura.
Impegno civico si batte per un patto per il lavoro
“Più lavoro e meno povertà” è il titolo del paragrafo che Impegno civico – il nuovo soggetto politico di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci – dedica alla questione occupazione. Tra i punti sottolineati nel testo c’è la necessità di favorire le assunzioni a tempo indeterminato e fare in modo che il posto di lavoro sia un luogo sicuro per tutti i lavoratori del nostro Paese. Per questo, si legge nel programma, bisogna firmare nuovi accordi con le imprese e incentivare la cultura della sicurezza. C’è bisogno di un grande patto tra tutti gli attori che operano nel mondo del lavoro (lavoratori, datori di lavoro, Stato, Regioni, parti sociali e associazioni) che ponga al centro la cultura della prevenzione.
Un’altra questione centrale è la partecipazione al lavoro delle donne, e l’offerta dei servizi, come gli asili nido, che rendono la natalità compatibile con l’impegno lavorativo. Per favorire l’obiettivo – si legge nel programma – occorre per esempio sostenere nelle imprese l’adozione di modelli organizzativi che valorizzino l’autonomia personale nella scelta dei tempi, dei luoghi e delle modalità di lavoro: occorre inoltre rafforzare la normativa per raggiungere in un tempo ragionevole la parità di genere nelle nomine pubbliche.
Un’altra questione legata al mondo del lavoro è quella delle nuove opportunità date dal green job, ovvero dalle professionalità legate alla tutela dell’ambiente. Nello specifico la sfida è puntare sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica per creare nuovi posti di lavoro.
+Europa per l’umanizzazione del lavoro
La formazione e il lavoro sono i temi che +Europa affronta nel primo punto del suo programma elettorale. Nel testo è scritto che il capitale umano è la principale leva per la crescita e si fonda su formazione di qualità e su un mercato del lavoro riformato, inclusivo, innovativo e che sappia riconoscere e valorizzare i talenti, senza distinzione di genere, di età e di provenienza territoriale. Tra le proposte c’è l’introduzione di una definizione più oggettiva, chiara e trasparente della normativa in materia di licenziamenti discriminatori e la reintegrazione, per ridurre i livelli di discrezionalità nell’interesse sia delle imprese sia dei lavoratori.
Un altro punto riguarda il potenziamento dei contratti di apprendistato come forma principale di accesso al lavoro dei giovani. In tema di Smart working l’obiettivo è quello di far evolvere la disciplina vigente verso un verso un modello ibrido ed efficiente, che ottimizzi e metta a frutto le recenti esperienze fatte durante l’emergenza sanitaria e il supporto delle tecnologie mettendole a servizio di lavoratori e imprese. +Europa propone inoltre di introdurre il ‘Buono lavoro’, considerato come lo strumento di disciplina e regolazione dei lavori estemporanei, per assicurare le opportune garanzie e favorire opzioni di reale occupabilità; e di adottare un regime unico di ammortizzatori sociali che riguardi tutti i lavoratori (dipendenti, autonomi e imprenditori) con una riforma delle contribuzioni.
Per quanto riguarda il salario minimo la proposta di +Europa è di introdurre, entro lo schema della direttiva europea, il ‘salario minimo mobile’, definito in accordo tra le parti sociali e sulla base dei settori produttivi, quindi non fisso. Sulla riforma del Reddito di cittadinanza il programma sottolinea infine la necessità di proseguire nella direzione intrapresa dal Governo Draghi.
Fonti:
Movimento 5 Stelle: https://www.movimento5stelle.eu/elezioni-politiche-2022-programma-m5s/
Impegno civico: https://www.impegno-civico.it/
+Europa: https://assets.nationbuilder.com/piueuropa/pages/1728/attachments/original/1661536519/PROGRAMMA__EUROPA_2022_%284%29.pdf?1661536519