Malessere aziendale… ma quanto ci costi
Oltre 2.500 miliardi di dollari annui. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), questo è il costo globale della cattiva salute mentale in azienda, di cui 136 miliardi solo in Europa. Numeri imponenti che confermano le suggestioni emerse in tutti quegli studi che, oggi, tentano di individuare le principali problematiche organizzative in tema di wellbeing. Qual è la situazione, invece, nel contesto italiano? In poche parole, non molto meglio, come segnalato anche da Mindwork, società attiva nella promozione del benessere psicologico delle persone in azienda, che ogni anno, insieme alla società di ricerche di mercato Bva Doxa, indaga lo stato di benessere psicologico dei lavoratori e delle lavoratrici a livello nazionale.
A raccontarlo è Palma Scarano, Operations Manager di Mindwork: “Anche nel 2023, abbiamo interrogato il contesto imprenditoriale italiano e la diffusa condizione di malessere organizzativo sembra essere un’evidenza sempre più consolidata. Il 76% degli italiani ha sperimentato almeno un sintomo legato al burnout e per il 20% di questi si tratta di casi diagnosticati. Sempre rientrando nella sfera medica, una persona su due, prova sensazioni di ansia e insonnia per motivi riconducibili alla sfera lavorativa.
Sviluppare una cultura HR del wellbeing
D’altro canto, questi aspetti sono sempre più tenuti in considerazione dalle aziende, dalle persone che ci lavorano e, in particolar modo, dai candidati. Come spiega Scarano, l’attenzione e la sensibilità verso queste tematiche risultano qualità sempre più ricercate all’interno delle organizzazioni e, di conseguenza, potenzialmente in grado di spostare gli equilibri in fase di recruiting. Nel mondo HR, ma in generale nelle imprese italiane, c’è sempre più consapevolezza dell’importanza di presidiare questo fronte, ma la strada da percorrere è ancora lunga: “Il nostro servizio di supporto psicologico in videochiamata, che si posiziona nell’ambito del wellbeing, non è l’unica risorsa a disposizione di aziende ed organizzazioni. È necessario creare una cultura organizzativa inclusiva della sfera psicologica, partendo in primo luogo dal management”.
Proprio per questo motivo, accanto al servizio di supporto psicologico, Mindwork ha l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza condivisa sui temi della salute psicologica tramite attività di formazione e psicoeducazione, così come iniziative di comunicazione e divulgazione: “L’ascolto dei propri collaboratori e collaboratrici trova compimento solo quando le informazioni e i feedback sono ben sfruttati e veicolati da una cultura del wellbeing consolidata. Generalmente, i casi più virtuosi sono stati rappresentati da multinazionali e grandi aziende, ma possiamo affermare che tutto il contesto sta maturando, conclude Scarano, sottolineando il prezioso ruolo delle nuove generazioni che, con la loro spinta valoriale (e di mercato), stanno contribuendo fortemente a questa evoluzione.
Laureato in Comunicazione e Società presso l’Università degli Studi di Milano, Alessandro Gastaldi ha iniziato il suo percorso all’interno della stampa quasi per caso, già durante gli anni in facoltà. Dopo una prima esperienza nel mondo della cronaca locale, è entrato in ESTE dove si occupa di impresa, tecnologia e Risorse Umane, applicando una lettura sociologica ai temi e tentando, invano, di evitare quella politica. Dedica il suo tempo libero allo sport, alla musica e alla montagna.
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