Manca il lavoro o mancano i lavoratori?
Il mercato del lavoro riparte, ma mancano i lavoratori. Unioncamere stima 560mila nuovi contratti a giugno 2021, Confindustria reclama 110mila professionalità tecnico-scientifiche. Che non ci sono. Il talent shortage o skill mismatch è il grande protagonista di questa ripresa post-pandemica. Dall’industria agli operatori del turismo, il personale non si trova: domanda e offerta sono disallineate e la disoccupazione giovanile nel contempo supera il 30%. Ma il problema va oltre il mismatch.
Nel nostro Paese si intrecciano complessità che vanno analizzate: il nostro impianto di welfare non favorisce la formazione alla ricollocazione, il costo del lavoro è esorbitante – il cuneo fiscale raggiunge il 46% – e anche per questo motivo molti giovani, ben preparati dalle nostre università, cercano fortuna altrove. A tutto ciò si aggiungono normative, come il decreto Dignità, che ingessano inutilmente il mercato del lavoro. Siamo in un momento delicato, dove associazioni datoriali e sindacali sono entrambe chiamate a un salto di qualità: da una parte è indispensabile valorizzare il lavoro e dall’altra è urgente ripensare la contrattazione con l’obiettivo di rendere più competitive le persone. La concretizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dipenderà anche da questo.
Gli ospiti della puntata:
Luca Barbieri, Labour and Corporate Relations Advisor di Arlati Ghislandi
Gabriele Ghini, Managing Director di Transearch Italy e autore di Diario di un cacciatore di teste – Oltre social, algoritmi e coronavirus
Angelo Zamboni, Co-founder e Head of Business di JobTech
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