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Matia, tramandare la qualità tra generazioni (e ai manager)

La storia di Matia inizia con un gesto semplice, ma fondamentale: Ines Tedeschi, la mamma degli attuali proprietari, portò in casa una macchina da maglieria; il papà, che lavorava in un’azienda chimica, comprava la lana grezza, che la moglie lavava nel torrente vicino all’abitazione prima di mandarla a filare e a tingere. All’inizio, la produzione era destinata a soddisfare le esigenze del paese; si trattava di capi realizzati da mani esperte e in poco tempo il lavoro si ampliò e servì l’aiuto di due o tre donne. In questo modo l’azienda – il nome Matia è l’acronimo di Maglieria artigiana Tedeschi Ines Anzola e rende omaggio alla madre degli attuali proprietari – iniziò a servire i mercati: erano i venditori ambulanti a vendere le maglie fatte su macchine a mano.

Con l’ingresso di un altro familiare nell’impresa, Matia passò a servire anche i grossisti, ampliando ulteriormente la propria portata. Un punto di svolta importante nella crescita dell’azienda arrivò con la collaborazione con Sergio Tacchini, una delle più importanti aziende di abbigliamento sportivo per il tennis. Matia produceva maglie per i giocatori di tennis di fama mondiale, e i prodotti erano distribuiti in tutto il mondo: questa partnership segnò così l’ingresso dell’impresa nel panorama internazionale.

La maglieria, tuttavia, venne successivamente soppiantata dalla felpa, più adatta alle esigenze sportive, e la collaborazione con Sergio Tacchini si concluse. Ma l’evoluzione del maglificio non si fermò: Matia iniziò a collaborare con Ferrari, producendo maglie con il Cavallino rampante. Questa collaborazione durò pochi anni, finché non fu interrotta a causa di una disputa tra i discendenti della famiglia Ferrari.

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La collaborazione con Missoni e la diversificazione

Prima di entrare nel mondo della moda con Missoni, Matia collaborò con altre realtà prestigiose. Tra queste: Ferré, Borsalino, Valentino e Versace. Ognuna di queste collaborazioni ha segnato un passaggio fondamentale nella crescita dell’azienda, confermando la sua capacità di adattarsi alle esigenze del lusso e di elevare la qualità artigianale a livelli eccellenti.

La vera e propria affermazione internazionale di Matia avvenne con l’ingresso nella Moda, grazie alla lunga e fruttuosa collaborazione con Missoni. Per circa 20 anni, l’azienda piemontese è stata il principale partner del brand per la ricerca del prodotto, lavorando a stretto contatto con il celebre marchio italiano e consolidando il suo ruolo di punto di riferimento nel settore. Negli anni successivi, con l’acquisizione di Missoni da parte di un fondo, Maglificio iniziò a collaborare con importanti brand francesi, tra cui Dior, Balenciaga, Lanvin e Courrèges, e con prestigiosi marchi italiani come Loro Piana e Tom Ford.

Oggi, Matia è riconosciuta come un partner strategico nel panorama mondiale della Moda, in grado di combinare l’artigianalità tradizionale con l’innovazione industriale. La lavorazione conto terzi – scelta imprenditoriale adottata sin dagli inizi – ha permesso all’azienda di crescere, adattandosi alle esigenze del mercato senza mai rinunciare alla qualità, che rimane il cuore pulsante di ogni creazione.

Passione per qualità e tradizione

L’eredità familiare, la passione per la qualità e il rispetto per la tradizione sono i valori che continuano a guidare l’azienda, oggi impegnata a trasmettere questi principi anche ai propri manager. Il futuro di Matia si costruisce sull’equilibrio tra passato e innovazione, tra artigianato e tecnologia, sempre con un occhio attento alla qualità che l’ha resa famosa.

Oggi l’azienda impiega circa 100 persone e opera con una struttura integrata che include sia un reparto di confezione sia di tessitura interna. Grazie a questa configurazione, il maglificio è in grado di garantire un controllo completo sulla qualità e sui processi produttivi, assicurando standard elevati per la propria clientela di prestigio

Recentemente, l’organizzazione è stata potenziata con l’introduzione di due nuove figure manageriali strategiche: il Direttore Generale e il Capo di Sviluppo prodotto. Il primo ha la responsabilità della supervisione e dell’ottimizzazione delle operazioni aziendali, con l’obiettivo di garantire una crescita sostenibile e una maggiore efficienza. Il secondo è incaricato di coordinare i processi di innovazione e sviluppo, mantenendo l’azienda all’avanguardia nella creazione di collezioni di altissima qualità. Grazie a questi ingressi, Matia ha rafforzato la capacità di rispondere alle richieste sempre più complesse del mercato del lusso, mantenendo un focus sull’eccellenza artigianale e sull’innovazione.

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