Il digitale sarà pure il futuro della Manifattura, ma le aziende manifatturiere sono sempre più interessanti per le imprese che, grazie alle tecnologie digitali, hanno costruito degli imperi economici. È recente la notizia dell’interesse di Meta, la società madre di Facebook e Instagram, per l’acquisizione di una quota (si dice del 5%) di EssilorLuxottica: l’investimento non solo rafforzerebbe la partnership esistente – le due aziende hanno collaborato per gli occhiali intelligenti Ray-Ban Stories, che combinano il design italiano con le più avanzate tecnologie digitali – ma confermerebbe la sinergia più profonda tra il digitale e il Manifatturiero.
Secondo indiscrezioni, Meta ed EssilorLuxottica potrebbero inoltre presto lanciare una soluzione innovativa nel campo degli apparecchi acustici, unendo, ancora una volta, le loro forze per rivoluzionare un settore tradizionale con tecnologie all’avanguardia. Già con la collaborazione sugli smart glasses, è stato dimostrato che le competenze manifatturiere tradizionali possano essere potenziate dalle innovazioni digitali, creando prodotti che non solo soddisfano le esigenze estetiche, ma anche quelle funzionali dei consumatori moderni.
Se l’operazione Meta-EssilorLuxottica dovesse concretizzarsi, come si sono immaginati i beninformati, sarebbe una conferma che le aziende digitali, nonostante la loro natura innovativa e tecnologicamente avanzata, trovino valore e necessità nelle competenze e nelle capacità delle aziende manifatturiere tradizionali. Significherebbe che il futuro non sarà esclusivamente delle aziende digitali tout court, ma che la Manifattura può continuare a essere protagonista.
È probabile che non resti l’unica fusione ‘armoniosa’ tra innovazione tecnologica e maestria artigianale quella tra l’azienda di Mark Zuckerberg e l’impresa fondata da Leonardo Del Vecchio e che in futuro ce ne potrebbero essere altre che seguano la stessa logica. Di certo c’è che le aziende digitali, per quanto potenti e influenti, hanno iniziato a riconoscere l’importanza delle imprese manifatturiere e che senza queste realtà non è possibile realizzare prodotti che possano davvero fare la differenza nella vita quotidiana delle persone.
Giornalista professionista e specialista della comunicazione, da novembre 2015 Dario Colombo è Caporedattore della casa editrice ESTE ed è responsabile dei contenuti delle testate giornalistiche del gruppo. Da luglio 2020 è Direttore Responsabile di Parole di Management, quotidiano di cultura d’impresa.
Ha maturato importanti esperienze in diversi ambiti, legati in particolare ai temi della digitalizzazione, welfare aziendale e benessere organizzativo. Su questi temi ha all’attivo la moderazione di numerosi eventi – tavole rotonde e convegni – nei quali ha gestito la partecipazione di accademici, manager d’azienda e player di mercato.
Ha iniziato a lavorare come giornalista durante gli ultimi anni di università presso un service editoriale che a tutt’oggi considera la sua ‘palestra giornalistica’.
Dopo il praticantato giornalistico svolto nei quotidiani di Rcs, è stato redattore centrale presso il quotidiano online Lettera43.it. Tra le esperienze più recenti, ha lavorato nell’Ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato italiane, collaborando per la rivista Le Frecce.
È laureato in Scienze Sociali e Scienze della Comunicazione con Master in Marketing e Comunicazione digitale e dal 2011 è Giornalista professionista.
Giornalista professionista e specialista della comunicazione, da novembre 2015 Dario Colombo è Caporedattore della casa editrice ESTE ed è responsabile dei contenuti delle testate giornalistiche del gruppo. Da luglio 2020 è Direttore Responsabile di Parole di Management, quotidiano di cultura d'impresa.
Ha maturato importanti esperienze in diversi ambiti, legati in particolare ai temi della digitalizzazione, welfare aziendale e benessere organizzativo. Su questi temi ha all’attivo la moderazione di numerosi eventi – tavole rotonde e convegni – nei quali ha gestito la partecipazione di accademici, manager d’azienda e player di mercato.
Ha iniziato a lavorare come giornalista durante gli ultimi anni di università presso un service editoriale che a tutt’oggi considera la sua ‘palestra giornalistica’.
Dopo il praticantato giornalistico svolto nei quotidiani di Rcs, è stato redattore centrale presso il quotidiano online Lettera43.it. Tra le esperienze più recenti, ha lavorato nell’Ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato italiane, collaborando per la rivista Le Frecce.
È laureato in Scienze Sociali e Scienze della Comunicazione con Master in Marketing e Comunicazione digitale e dal 2011 è Giornalista professionista.