Nel post Covid i lavoratori si affidano alla formazione

Per reinventarsi professionalmente e scongiurare la disoccupazione, l’unica strada è la formazione. Ora che siamo immersi nell’era del post Covid, i primi a chiedere maggior impegno nella predisposizione dei percorsi di training sono proprio i lavoratori.

In Spagna, il 61% dei lavoratori ritiene che la formazione erogata dalla propria azienda non li prepari adeguatamente ad affrontare le sfide del futuro. Secondo i dati raccolti da Randstad Spain, l’insoddisfazione per i percorsi formativi è più alta tra i dipendenti delle società di telecomunicazione (76,9%), delle aziende dei settori aeronautico e automotive (76,5%) e dell’istruzione (67,6%).

L’indagine conferma che i lavoratori vorrebbero ricevere maggiore formazione, anche in settori differenti da quelli in cui operano, per avere in futuro la possibilità di reinventarsi ed evitare di restare senza occupazione. C’è, infatti, ancora un’ampia fetta di dipendenti che teme le conseguenze di una maggiore automazione sui posti di lavoro: quasi la metà degli spagnoli (49%) non crede che le compagnie supporterebbero i dipendenti nell’ipotesi in cui la loro posizione lavorativa fosse superata dall’innovazione tecnologica. Un lavoratore su due, dunque, non si aspetta che le aziende mettano a disposizione percorsi di reskilling e piani di riconversione professionale una volta passate a sistemi automatizzati e digitali.

La ricerca ha indagato anche la percezione del gap tecnologico tra generazioni. Il 77% dei professionisti spagnoli è convinto che le imprese preferiscano assumere persone Under 34 per la loro maggiore padronanza delle tecnologie.

Fonte: Staffingindustry.com

 

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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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