Orientarsi nella formazione aperta

Se il 2020 ha portato qualcosa di buono, questo qualcosa è la formazione. Vista sempre di più come elemento di benessere, la tendenza delle aziende è quella di offrire percorsi formativi capillari e su misura. E i temi approfonditi non riguardano solo il digitale (per quanto la digitalizzazione sia effettivamente prioritaria di questi tempi). Formare significa per le aziende investire sul capitale umano e sulla produttività, ma anche sul benessere e sul futuro.

E nel mondo quasi-post-pandemia c’è anche chi punta sulla democratizzazione della formazione, per dare serenità ai dipendenti e permettere loro di formarsi davvero su tutto, favorendo il cambiamento, la flessibilità e l’aggiornamento delle competenze, ma anche l’orgoglio aziendale. AFV Gruppo Beltrame, storica azienda siderurgica nata nel 1896 a Vicenza, è oggi una multinazionale leader specializzata nella produzione di laminati mercantili per le costruzioni edili e di meccanica. Dalla metà degli Anni 90 è presente in quattro Paesi: Italia (con sedi a Vicenza, San Didero in Piemonte e San Giovanni Valdarno in Toscana), Francia, Svizzera Tedesca e Romania. I dipendenti sono 2.200 e il fatturato è di oltre un miliardo di euro. Se il 2020 è stato un anno tremendo, per l’azienda ha rappresentato un periodo tutto sommato buono, nonostante i problemi legati all’emergenza sanitaria.

“Anche con le incertezze del caso siamo riusciti a portare avanti le nostre politiche di sviluppo”, racconta Roberto Valente, Group HR Director di AFV Beltrame Group. “Beltrame è un’azienda familiare alla quinta generazione che si tramanda i valori tipici di queste imprese, tra i quali l’attenzione alle risorse umane, considerate come un elemento strategico dello sviluppo. L’attenzione al benessere ha sempre interessato l’azienda, anche quando non esistevano i mezzi di oggi. La formazione interna è sempre stata importante, e se 10-20 anni fa era più tecnico-industriale, ora riguarda tutte le funzioni e coinvolge sempre di più le soft skill e le competenze manageriali”. Ben strutturata, classica, basata sui fabbisogni con piani di formazione e finanziamenti diversi nei vari Paesi: questa è da sempre la formazione targata Beltrame, che da qualche tempo ha acquisito un’innovativa e interessante connotazione.

Il know how tramandato a parole diventa un’Academy online

Il gruppo siderurgico ha infatti puntato su una Academy digitale attraverso una piattaforma informatica realizzata grazie alla società Oltrematica che renda strategica la formazione, per favorire il cambiamento nell’organizzazione seguendo le necessità di sviluppo costante e rapido e non focalizzandosi solo sulle competenze tecnico-industriali e digitali, fondamentali per un’azienda siderurgica, ma non certo esclusive. “Spesso nella siderurgia il know how è tramandato verbalmente. In collaborazione anche con Festo Consulting creiamo contenuti multimediali con i nostri tecnici, che trasferiscono le conoscenze ai dipendenti proprio come avviene in azienda. In questo modo, chi deve fruire della formazione può farlo anche sulla piattaforma. La formazione sulle competenze è archiviata così da essere tramandata più facilmente e in sicurezza, ottimizzando i tempi”.

Ma ci sono anche altri aspetti interessanti legati al progetto, che Valente spiega così: “Negli ultimi anni la siderurgia e Beltrame hanno cercato di diventare attraenti indipendentemente dal settore di appartenenza. Le competenze tecniche rimangono prioritarie, ma marketing e comunicazione si sono rivelate aree importanti per risultare attrattivi e per apparire ai candidati come azienda ben organizzata al di là dell’essere inquadrata come impresa siderurgica”.

E sul fronte della sostenibilità, il manager dice: “Per noi è un tema fondamentale e non solo per rispetto delle norme, ma perché vogliamo distinguerci proprio su questo aspetto. Attraverso l’Academy possiamo diffondere la formazione e la cultura specifica sul tema, che tuttavia stiamo promuovendo anche dotando l’azienda di una flotta di automobili elettriche e nel prossimo futuro offrendo ai dipendenti la possibilità di ricaricare la propria macchina elettrica alle colonne di ricarica installate in azienda”.

L’Academy, insomma, ha vari obiettivi: è una leva per favorire il cambiamento in azienda, permette di far crescere i talenti individuando le persone chiave su cui puntare e, soprattutto, offre una possibilità di crescita autonoma alle persone, che possono scegliere i corsi da seguire a prescindere dal proprio ruolo. Questa possibilità di crescita è particolarmente preziosa, se pensiamo al contesto più ampio della formazione online. I corsi, infatti, si inseriscono nei canali ufficiali dell’azienda. Oggigiorno lezioni, tutorial e contenuti di aggiornamento sono accessibili a tutti: basta eseguire una ricerca online per scovare video e soluzioni adatte alle esigenze di ognuno, tanto su YouTube quanto sulle piattaforme web pensate per la formazione personale.

L’Academy di Beltrame, dal canto suo, offre la possibilità di affidarsi a contenuti certificati, con la sicurezza – da parte dell’azienda e da parte dei dipendenti – di accedere a una formazione seria, fornita da fonti scelte e autorevoli, interne ed esterne, e in linea con i valori dell’organizzazione. Non solo: a parlare dell’importanza della formazione, soprattutto nelle materie tecnologiche e scientifiche, sono gli ultimi dati pubblicati a giugno 2021 da Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia, che parlano della mancanza di circa 9.400 figure specializzate nelle discipline Science, Technology, Engeneering and Math (Stem) a fronte dell’esigenza delle aziende di assumere profili specializzati di questo tipo.

Nel 2020, insomma, il Veneto ha confermato il gap occupazionale tra domanda e offerta, con l’assenza di ingegneri, laureati in matematica, fisica e chimica, ma anche di tecnici industriali specializzati, superiori Its, elettronici e informatici, risultati difficilmente irreperibili – quando non introvabili – per il 60% delle aziende intervistate. La formazione interna, di conseguenza, potrebbe rivelarsi nel futuro prossimo e in quello meno prossimo la soluzione ideale per colmare il buco, andando così a giovare alle singole imprese e al tessuto sociale contrastando la disoccupazione.

Una formazione per tutti e senza accessi limitanti

La rivoluzione democratica della formazione di Beltrame Group sta poi nella scelta di offrirla davvero a tutti, on demand: dai colletti blu a quelli bianchi, ogni persona dell’organizzazione possiede le credenziali per accedere all’Academy, gestendo da sé la propria formazione e scegliendo di seguire i corsi (che durano fino a un massimo di quattro ore) a ogni ora del giorno e della notte, a prescindere dall’argomento e dalla propria posizione. “Gli operai, per esempio, possono scegliere i corsi di comunicazione o di gestione dei conflitti anche se il loro ruolo, al momento, non prevede quella competenza. Per noi va benissimo, perché si concilia con l’idea di fornire alle persone della nostra azienda la possibilità di apprezzare il luogo di lavoro e, successivamente, di crescere proponendosi anche per altri ruoli”.

La piattaforma, fruibile 24 ore su 24, è accessibile e customizzabile da tutti, e fino a ora sono più di 500 le pillole di formazione messe a disposizione da Beltrame Group in collaborazione con diversi provider del mondo della formazione e della digitalizzazione. Perché diversificare significa anche individuare i fornitori più adeguati: tra questi ci sono Skilla e Niuko (entrambe focalizzate sulle competenze umane, ma anche sull’informatica), Festo Consulting/ Academy (formazione tecnica), Speexx (formazione linguistica) e Oltrematica (che ha fornito Tutorami, la piattaforma per la gestione e consultazione dei contenuti che permette di preparare sessioni formative partendo dalle lezioni, i video e i materiali forniti direttamente da AFV Beltrame Group).

Moltissimi gli argomenti proposti: dai corsi di lingua (con percorsi base in inglese, per esempio, ma anche lezioni one-to-one) a quelli pensati per la trasformazione digitale e per il miglioramento continuo, dalle lezioni per imparare la laminazione, la sicurezza sul lavoro, la sostenibilità, fino alla finanza. Il tutto proposto con video, schede, presentazioni Powerpoint, relazioni, contenuti multimediali e modalità di fruizione differenti, intuitive, coinvolgenti e utili. Tutto, infine, è proposto nelle lingue del gruppo e ogni Paese può mettere a disposizione di tutti i propri corsi specifici. “Anche perché ognuno ha la propria cultura ed è importante valorizzare anche le specificità locali: la formazione comune può essere un driver”, conclude Valente.

L’articolo è pubblicato sul numero di Giugno 2021 della rivista Persone&Conoscenze.
Per informazioni sull’acquisto scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)

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Sara Polotti

Sara Polotti è giornalista pubblicista dal 2016, ma scrive dal 2010, quando durante gli anni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (facoltà di Lettere e Filosofia) recensiva mostre ed eventi artistici per piccole testate online. Negli anni si è dedicata alla critica teatrale e fotografica, arrivando poi a occuparsi di contenuti differenti per riviste online e cartacee. Legge moltissimo, ama le serie tivù ed è fervente sostenitrice dei diritti civili, dell’uguaglianza e della rappresentazione inclusiva, oltre che dell’ecosostenibilità.

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