Per essere digitali non basta parlarne
L’Italia si colloca al 22esimo posto nell’Unione europea per integrazione delle tecnologie digitali. Nell’ultimo anno l’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi) non ha rilevato quasi nessun progresso, se non con riferimento all’uso dei social media. La percentuale di imprese che li utilizza è salita al 22%, vicina alla media Ue del 25%.
L’uso dei servizi cloud è rimasto stabile: sono utilizzati dal 15% delle imprese italiane, appena al di sotto della media Ue pari al 18%. Nonostante una diminuzione tra il 2017 e il 2019, il ricorso alla condivisione elettronica delle informazioni rimane più elevato tra le imprese italiane rispetto alle colleghe europee (35% delle aziende italiane rispetto alla media europea del 34%).
Il divario tra l’Italia e l’Ue si sta allargando per quanto riguarda il commercio elettronico. Solo il 10% delle Piccole e medie imprese (PMI) italiane vende online, cifra ben al di sotto della media Ue del 18%, il 6% effettua vendite transfrontaliere in altri Paesi dell’Unione europea (8% nell’Ue) e trae in media l’8% del proprio fatturato dalle vendite online (11% nell’Ue).
“Fornire un quadro stabile, ridefinire gli incentivi alle PMI e aumentare l’efficacia e la diffusione dei servizi di supporto sono tutti passi nella giusta direzione”, è stato scritto tra le indicazioni inserite nel report. “Un approccio sistemico nel tempo, maggiori investimenti e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati sono tutti elementi importanti per innalzare il livello di digitalizzazione delle PMI italiane e dare impulso all’economia digitale del Paese”.
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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