Questioni di testa: racconti di Risorse Umane
Giulio Natali ricopre da oltre 20 anni ruoli nella funzione Risorse Umane. In tutto questo tempo, ‘conoscere gente’ gli ha confermato che esistono tante realtà quante una mente possa concepire. Per questo ha scritto la sua prima opera Questioni di testa (La Gru, 2020), cioè 22 storie di personaggi alle prese con un’unica ricerca: il senso delle piccole cose. L’ambientazione di alcune storie è aziendale, ma l’intento di Natali – che ora è Group HR Director di Fater – è intrattenere e suscitare qualche riflessione sui nostri rapporti di tutti i giorni.
I racconti infatti (che non sono autobiografici) trattano di eventi quotidiani apparentemente banali, vissuti da diversi personaggi, il cui comportamento nei confronti degli eventi ha delle conseguenze sulle loro vite. Il Colloquio, per esempio, parla di un colloquio di lavoro tra un selezionatore che fa al candidato domande classiche come “Dove ti vedi tra dieci anni?”, ma che riceve risposte assolutamente sconclusionate, che a un certo punto chiamano in causa anche le scommesse di calcio alla Snai.
Si passa poi a un incontro sindacale, Lei e lui, con due visioni diametralmente opposte tra una donna manager delle Risorse Umane e un uomo, sindacalista di vecchia data, che non riescono a trovare un punto d’incontro. I primi di novembre racconta invece di un manager prossimo alla pensione travolto dagli eventi in pochi giorni. Con uno stile ironico e fluido, l’autore accompagna il lettore in tutte le storie, fino all’ultima Fammete dì (bonus short tale), scritta in dialetto maceratese e comprensibile solo dai marchigiani doc (Natali è infatti nato a Corridonia, in provincia di Macerata, nel 1975).
E, se di solito un libro non si giudica dalla copertina, in questo caso è bene farlo: l’immagine viene da un quadro realizzato dal padre dell’autore, il pittore Silvio Natali, che ha esposto con successo a livello internazionale. Tutti i diritti d’autore legati alla vendita del libro sono interamente devoluti alla Lega del Filo d’Oro, la Onlus che si occupa di migliorare le condizioni di vita delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali di tutte le età.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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