Regno Unito, la metà dei dipendenti vorrebbe mettersi in proprio 

Il maggior freno è la paura di non saper gestire gli aspetti amministrativi e finanziari. Eppure, secondo una ricerca condotta da YouGov per Holvi, startup di servizi bancari digitali, quasi la metà dei lavoratori dipendenti britannici vorrebbe dar vita a un proprio business. 

Gli abitanti del Regno Unito hanno le idee chiare sui vantaggi di mettersi in proprio: il 43% lo farebbe per avere un miglior work-life balance, il 37% per inseguire una passione e il 32% per guadagnare di più. Gli scozzesi vantano il primato dei lavoratori con una mentalità più imprenditoriale, con il 58% dei dipendenti desiderosi di dare inizio a una nuova avventura. Gli impiegati del Nord dell’Inghilterra, invece, sono quelli con la minor voglia di fare il salto: appena il 41% riflette sull’idea di mettersi in proprio. 

La possibilità di lasciare il proprio lavoro per fondare un nuovo business è presa maggiormente in considerazione dagli uomini (52%) che dalle donne (39%). I più giovani, tra i 18 e i 24 anni, hanno più probabilità di licenziarsi da un impiego per inseguire una passione (48%), piuttosto che per migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro (43%) o la propria situazione economica (33%). 

La spinta verso l’autodeterminazione delle proprie ore di lavoro è più forte in certi settori che in altri. Chi lavora nella comunicazione e nel marketing è più portato a cogliere l’occasione (48%), seguito chi è impiegato nel mondo del fitness e wellbeing (65%) e del commercio (63%). A sorpresa gli influencer che lavorano con i social media sono all’ultimo posto tra le persone che proseguirebbero la carriera da soli (29%). 

Fonte: Bbva.com 

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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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