Rendere l’istruzione all’altezza delle nuove sfide tecnologiche
Aumentare i fondi da destinare alla ricerca universitaria; favorire la partecipazione delle studentesse ai corsi Stem; promuovere un sistema educativo e della ricerca incentrato su innovazione scientifica e tecnologica. Questi alcuni dei punti, relativi alla scuola, contenuti nei programmi elettorali di Movimento 5 stelle, Impegno civico e +Europa.
M5S: psicologi a scuola e fondi per l’università
Il Movimento 5 Stelle (M5S) sottolinea come scuola, università e ricerca siano le fondamenta della nostra società. Nello specifico le proposte sul tema riguardano: l’adeguamento degli stipendi degli insegnanti ai livelli europei; l’aumento della presenza di psicologi e pedagogisti nelle scuole per fornire un sostegno agli studenti e a tutta la comunità scolastica; l’introduzione di una ‘scuola dei mestieri’ che valorizzi e recuperi la tradizione dell’artigianato italiano. A questi punti si aggiungono: l’aumento dei fondi per l’università e la ricerca; la necessità di favorire l’accesso aperto ai risultati della ricerca; la riduzione del numero chiuso per l’accesso all’università.
+Europa: promuovere le discipline Stem tra le ragazze
+Europa affronta il tema della formazione nel primo capitolo del suo programma. Nello specifico, tra le numerose proposte, si parla della necessità di: aumentare di almeno l’1% del Pil, nel corso della legislatura, la spesa per formazione e istruzione; promuovere maggiore flessibilità nella formazione del livello terziario e investimenti più consistenti sulla ricerca ibrida tra università, centri di ricerca, incubatori e imprese. Ciò deve avvenire, secondo +Europa, attraverso un forte aumento degli investimenti di università e istituzioni pubbliche in ricerca di base e applicata fino a raggiungere l’1,5% del Pil (a oggi è allo 0,5%).
Altri temi affrontati sono poi: la riduzione del ciclo scolastico da 13 a 12 anni e l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni; l’estensione del tempo pieno a tutte le scuole primarie; la riduzione del precariato del corpo insegnanti; la riforma del percorso di abilitazione all’insegnamento; e il sostegno alla residenzialità per gli studenti fuori sede. A ciò si aggiunge la promozione della partecipazione delle studentesse ai corsi Stem; il superamento del valore legale del titolo di studio per innescare un meccanismo concorrenziale virtuoso tra istituti e atenei pubblici e privati; e l’inserimento percorsi di educazione finanziaria con esperti del settore e professori qualificati a partire dalla scuola secondaria di primo grado.
Impegno civico: adeguare i percorsi scolastici alle sfide tecnologiche
Tra le proposte di Impegno civico (Ic) sui temi della scuola ci sono la ridefinizione di percorsi scolastici per rendere i contenuti dell’insegnamento e l’effettivo processo di apprendimento all’altezza delle sfide dettate dallo sviluppo tecnologico; l’introduzione di processi di formazione e valorizzazione economica e funzionale degli insegnanti, che restituisca loro dignità sociale; la riduzione del numero degli alunni per classi; l’assegnazione di maggiori risorse economiche a università e ricerca scientifica, pubblica e privata. Il programma di Ic punta inoltre a rendere gli Its un percorso di eccellenza; vuole fornire ai giovani studenti universitari fuori sede un sostegno; e implementare nuovi strumenti per favorire il riscatto della laurea.
Altri temi chiave sono poi: la promozione di un sistema educativo e della ricerca moderno e capace di favorire innovazione scientifica e tecnologica; la valorizzazione della cultura e del ruolo degli insegnanti, inclusi i collaboratori dei dirigenti e le figure strategiche di sistema, anche nella governance delle istituzioni scolastiche.
Fonti:
file:///Users/monica/Downloads/ProgrammaM5S_politiche2022%20(10).pdf
https://www.impegno-civico.it/wp-content/uploads/2022/09/Programma-politico_1_Impegno-Civico.pdf