Sfruttare le tecnologie digitali nella Corporate social innovation
Negli ultimi decenni un numero crescente di imprese in tutto il mondo ha prestato sempre maggiore attenzione al proprio impatto sociale e ambientale. Alcune imprese hanno sviluppato iniziative legate alla Corporate social innovation (Csi), cioè investimenti strategici che uniscono l’obiettivo di risolvere uno o più problemi sociali e ambientali alle necessità degli azionisti.
Il concetto è simile, ma non completamente sovrapposto a quello di Corporate social responsibility (Csr). Questa è infatti focalizzata sui doveri delle imprese nei riguardi della società e dell’ambiente.
La prima, invece, è legata al concetto proattivo e creativo di innovazione, orientato alla scoperta di una o più soluzioni e all’identificazione di risposte ai problemi sociali e ambientali e non soltanto alla creazione di un’efficace compliance e accountability aziendale.
In altri termini, la Csi è uno dei veicoli attraverso cui il tema delle sfide sociali e ambientali, così come quello della consapevolezza etica divengono un driver per l’innovazione. Essa considera i problemi del nostro tempo uno stimolo a creare intenzionalmente servizi e prodotti nuovi e non solo un’occasione per fare filantropia.
Alcuni studiosi (Mirvis et al., 2016) evidenziano che la Csi differisce dalla tradizionale Csr per quattro aspetti: innanzitutto si tratta di un investimento strategico e non ha scopi unicamente filantropici; i programmi di Csr tradizionali, spesso, comportano solo contributi in denaro, mentre quelli di Csi impegnano l’impresa in Ricerca e Sviluppo o innovazione; frequentemente, poi, i programmi tradizionali di Csr prevedono la stipulazione di contratti con organizzazioni esterne all’impresa (come, per esempio, Ong e fondazioni) per la fruizione o la somministrazione di servizi già esistenti, mentre la Csi implica una collaborazione più profonda tra l’impresa e soggetti esterni per la creazione di una soluzione nuova e sostenibile ai problemi individuati; infine, la Csi mira, in primis, a creare nuovi vantaggi competitivi, a differenza della CSR tradizionale che è frequentemente legata al mero miglioramento della reputazione aziendale.
Le imprese possono beneficiare anche indirettamente dalle iniziative legate alla Csi. Per esempio, questi progetti possono attrarre dipendenti, migliorare il senso di appartenenza all’impresa, rendere più facile l’accesso agli investimenti, migliorare la reputazione, far aumentare le proprie vendite e la fedeltà dei propri clienti (Herrera, 2015; Saeidi et al., 2015).
Inoltre, qualche autore sostiene che ci si sta muovendo verso un’economia più etica (Warhurst, 2005), nella quale le imprese assumono un ruolo più consapevole in grado di unire le proprie esigenze economiche alle crescenti aspettative di natura sociale e ambientale dei propri stakeholder (Mirvis e Googins, 2006; Zahra et al., 2009; Raisch e Krakowski, 2020) e, quindi, alla creazione di valore condiviso (Porter e Kramer, 2011).
L’innovazione tecnologica e la Csi
Parallelamente all’attenzione per gli impatti sociali e ambientali, da diversi decenni le imprese stanno sviluppando e implementando tecnologie e strumenti di Information Technology (IT), cioè hardware e/o software per acquisire ed elaborare informazioni e dati (March e Smith 1995).
L’innovazione tecnologica può rappresentare uno strumento essenziale per il miglioramento delle performance economiche di un’impresa (Bharadwaj, 2000; Sambamurthy et al., 2003; Rangan e Sengul, 2009).
In un recente studio che qui sintetizziamo, abbiamo analizzato le modalità attraverso le quali i progetti di Csi possono beneficiare degli sviluppi dell’IT. La ricerca è stata basata su case study e, in particolare, sulle interviste a otto CIO di grandi imprese del settore manufatturiero, situate nel Nord Italia, e sull’analisi dei loro siti web e canali social.
I risultati hanno evidenziato che l’IT può avere un ruolo importante sull’impatto sociale e ambientale generato dalle imprese e hanno permesso di realizzare una matrice in grado di supportare la gestione e la creazione di progetti di Csi basati sull’IT.
*articolo di Paolo Landoni, Davide Viglialoro, Giuliano Sansone.
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