Sicurezza sul lavoro, dalle parole ai fatti
Se è vero che il lavoro nobilita l’uomo, non è altrettanto vero che esso si svolga sempre in sicurezza e a tutela dei lavoratori. Nel 2003 l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) ha istituito una giornata internazionale dedicata alla salute e la sicurezza sul lavoro (che ricorre il 28 aprile) come momento di riflessione e confronto sui temi legati alla cultura della prevenzione nei contesti professionali, eppure, nonostante le celebrazioni, secondo l’Ilo ogni anno si registrano quasi tre milioni di morti sul lavoro a causa di incidenti o malattie correlate, con un aumento del 5% rispetto al 2015. E in Italia i dati Inail hanno registrato 119 incidenti mortali solo nei primi due mesi del 2024, con un aumento del 19% rispetto al 2023.
È imperativo per le organizzazioni promuovere una cultura della sicurezza interna. Soprattutto perché per il 97% dei lavoratori a livello globale si tratta di una priorità assoluta (fonte: State of employee safety report). Un esempio tangibile è quello di Kone, multinazionale del settore degli ascensori e delle scale mobili, che dal 2012 celebra la Safety week (ogni anno dal 13 al 17 maggio). Durante questa settimana, l’intero team partecipa a corsi di formazione, test di gestione delle emergenze e eventi di sensibilizzazione per clienti e utenti.
“Realizzando soluzioni che hanno il compito di creare la migliore esperienza di People flow, ovvero consentire ai flussi di persone di spostarsi da un piano all’altro all’interno e tra gli edifici in modo sicuro e senza attese, abbiamo l’obbligo di prestare la massima attenzione a ogni minimo dettaglio. Ciò significa, in primis, mettere i nostri professionisti nelle migliori condizioni lavorative possibili”, ha dichiarato Luca Romano, Safety Manager di Kone Italy & Iberica. La società si impegna anche al di là della Safety week, lavorando per raggiungere l’obiettivo di zero infortuni attraverso il contributo quotidiano di ciascun dipendente, con un forte senso di responsabilità.
L’innovazione tecnologica per la sicurezza
L’utilizzo della tecnologia può contribuire significativamente a migliorare la sicurezza sul lavoro. La realtà virtuale può essere impiegata come danger detector per individuare rischi e pericoli nei vari ambienti di lavoro, consentendo interventi mirati. I robot d’ultima generazione possono essere utilizzati come risk tester, verificando la pericolosità di macchinari o strumenti per proteggere i lavoratori. L’Intelligenza Artificiale, attraverso sensori appositamente progettati, può segnalare gli incidenti e identificarne le cause, consentendo interventi tempestivi. Infine, i wearable device possono tracciare i movimenti dei dipendenti, individuare potenziali pericoli e fornire feedback agli responsabili, consentendo una gestione più efficace dei rischi sul posto di lavoro.
“Per esempio, grazie alla partnership con Hilti, azienda specializzata in soluzioni per l’edilizia, abbiamo implementato la piattaforma cordless Nuron per cantieri più sicuri, efficienti, produttivi e tecnologicamente all’avanguardia”, ha specificato Romano. La sinergia tra impegno umano e innovazione tecnologica può tracciare una nuova via verso luoghi di lavoro più sicuri, dove la tutela dei lavoratori è un obiettivo condiviso e costantemente perseguito.
Classe 1996, Martina Midolo è giornalista pubblicista e si occupa di social media. Scrive di cronaca locale e, con ESTE, ha potuto approfondire il mondo della cultura d’impresa: nel raccontare di business, welfare e tecnologie punta a far emergere l’aspetto umano e culturale del lavoro.
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