Smart worker inascoltati e poco apprezzati
Il 15% dei dipendenti inglese si sente meno apprezzato da quando è scoppiata la pandemia.
Tra il timore del contagio e l’incertezza sul futuro economico, tornare sul posto di lavoro oggi è per molti un vero e proprio atto di fiducia nei confronti della propria organizzazione. Eppure, non tutti i lavoratori si sentono ripagati allo stesso modo. Secondo una ricerca condotta dagli esperti di employee experience di Qualtrics, un quarto dei dipendenti inglesi non si sente valorizzato.
La percezione negativa coincide in linea temporale con la diffusione del lavoro a distanza. Lo studio, condotto su 2mila lavoratori del Regno Unito, rivela infatti che il 15% si sente meno apprezzato da quando è scoppiata la pandemia e quasi un quinto (19%) non è orgoglioso di far parte dell’organizzazione per cui lavora.
Centrale appare nei giudizi degli intervistati la capacità di ascolto e il valore del feedback, soprattutto in tempi di distanziamento sociale e lavoro da remoto. Il 96% dei dipendenti ritiene importante che i team leader raccolgano e diano valore alle loro opinioni in questa fase di incertezza. Un’esigenza che sembra rimanere tuttora inascoltata, visto che la metà del campione è convinta che l’attenzione al punto di vista dei lavoratori non sia affatto aumentata da quando la pandemia ha causato il passaggio di massa al lavoro da casa.
L’incertezza dell’attuale situazione, secondo i ricercatori, mette in evidenza l’importanza di avere non solo gli strumenti, ma anche i processi giusti per assicurare che i datori di lavoro ascoltino il proprio team e restituiscano ai dipendenti feedback che li facciano sentire apprezzati e valorizzati. Con effetti positivi sul benessere dei collaboratori e del business.
Fonte: HR News
Articolo a cura di
Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
Smart working, valorizzazione delle persone, ascolto, feedback