coronavirus_smart_working

Smart working e coronavirus, la quarantena come privazione

Si continua a parlare di Smart working come bellissima novità, anche ora che si è diffuso il panico da coronavirus. Fa comodo a diversi lavoratori, ognuno di loro ha motivi personali per scegliere di non recarsi ogni giorno sul posto di lavoro. Certo fa comodo ai datori di lavoro che vogliono abbassare i costi.

Poi accade che persone private dei rapporti sociali con i colleghi, scelgano di lavorare, anziché a casa propria, in un luogo di co-working, dove trovano nuovi colleghi. Essere smart: veloce ed energico, alla moda, al passo con i tempi. Lo smart worker si sente davvero così?

In questi giorni, proprio a seguito dell’emergenza coronavirus, abbiamo sotto gli occhi un esempio di ciò a cui può ridursi lo Smart working: essere in quarantena. Alla lettera: essere segregati e sotto osservazione.

Essere segregati vuol dire essere isolati, lontani da tutti, costretti a limitarsi a incontri via WhatsApp o Skype, magari anche in difficoltà nel procurarsi cibo e generi di prima necessità.

Sotto osservazione significa che lo smart worker è in fondo controllato almeno quanto chi lavora in azienda. La sorveglianza digitale – per esempio attraverso il controllo del lavoro svolto tramite la procedura alla quale mi collego in remoto – è spesso più pesante della supervisione di un capufficio.

Essere in quarantena si declina come essere costretti a sentirsi infetti, impuri, indegni di stare insieme con gli altri. Il privilegio si rovescia in minorazione. Forse lo Smart working è sempre minorazione.

 

Smart working, coronavirus, smart working coronavirus


Avatar

Il GuastafESTE

Articolo a cura di

Il GuastafESTE è uno pseudonimo dietro cui si cela un riconosciuto esperto di cultura aziendale

GuastafEste


Pil_Italia_Crisi

Chi dorme non piglia Pil

/
Nella nostra incapacità strategica di cambiare i paradigmi del nostro ...
Premio_EY_Vincitori

A Giovanna Vitelli il Premio EY L’Imprenditore dell’anno 2024

/
È andato a Giovanna Vitelli, l’edizione 2024 del Premio EY ...
Blackberry

Quando il colpevole è il management

/
Due differenti generi di ansietà si scontrano in una riunione ...

Via Cagliero, 23 - 20125 Milano
TEL: 02 91 43 44 00 - FAX: 02 91 43 44 24
EMAIL: redazione.pdm@este.it - P.I. 00729910158

© ESTE Srl - Via Cagliero, 23 - 20125 Milano