2022_Considi_AD Gianni Dal Pozzo_Presidente Fabio Cappellozza

Società benefit e ora Spa: l’evoluzione di Considi

Non è usuale che – di questi tempi – gli imprenditori ammettano che il business stia andando bene. Viviamo in tempi di profonda incertezza, caratterizzati da numerose difficoltà; eppure, nonostante problemi e rischi da affrontare quotidianamente, c’è chi vede in questo scenario una “grande opportunità”. È il caso di Fabio Cappellozza e Gianni Dal Pozzo, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Considi, azienda nata nel 1980 e cresciuta nel tempo fino al recente cambio di forma giuridica in Società per azioni (Spa) e alla trasformazione in Società benefit. Risale poi a fine maggio 2022 l’entrata, dopo una selezione tra 400 candidati, nel programma “Elite lounge” di Intesa Sanpaolo – l’iniziativa in partnership tra il primo gruppo bancario italiano e il private market di servizi integrati e network multi-stakeholder, parte del Gruppo Euronext – il cui obiettivo è accompagnare le Piccole e medie imprese (PMI) in programmi di formazione, crescita dimensionale e apertura al mercato di capitali.

I due fondatori della società direzionale, leader in Italia nella strategia operativa e nel miglioramento delle prestazioni, definiscono la situazione attuale un “momento fluido”, spiegando che sarebbe miope far risalire alla pandemia l’inizio delle difficoltà. I primi segnali che i mercati e il lavoro stessero cambiando – e con essi anche il modo di fare impresa – risalgono a tanti anni fa: il caso della bancarotta di Lehman Brothers e la crisi globale del 2007-08 è stata solo un altro episodio (di certo eclatante) di numerosi cambiamenti che nel corso degli ultimi 20-30 anni si era già cercato, invano, di governare.

Ora, invece, con l’emergenza sanitaria, la complessità delle catene di approvvigionamento, l’esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia, acuite dalla guerra in Ucraina, le questioni mai risolte sono emerse in modo dirompente in tutta la loro complessità, imponendo una non più rinviabile gestione. “L’elemento fondamentale in questo momento è porre attenzione sul punto di discontinuità di ogni azienda, perché ogni impresa non potrà più tornare indietro”, dice Cappellozza, spiegando che serve ‘lasciarsi alle spalle’ i retaggi del passato e individuare nuovi modi di fare imprenditoria e di presidiare i mercati: “Serve innovare la modalità di intraprendere e questo impone molta attenzione, umiltà, ascolto di tutti gli stakeholder…”.

Impostare cambiamenti organizzativi durevoli nel tempo

L’opportunità da cogliere in questa situazione è proprio la possibilità di “reinventare l’azienda”, un cambiamento da sempre al centro della mission di Considi che, da oltre 40 anni, affianca le imprese per accelerare la loro competitività grazie alla sua specializzazione consulenziale in Lean organization. In particolare sono due gli elementi che Cappellozza e Dal Pozzo suggeriscono di gestire: è necessaria maggiore attenzione alle persone (“le aziende che hanno accelerato di più sono proprio quelle più attente a questi aspetti”) e l’impostazione di cambiamenti organizzativi che siano duraturi nel tempo e non legati a specifiche prestazioni.

Quest’ultimo aspetto si traduce nell’attenzione alla continuità del business, richiesto non solo da shareholder e stakeholder istituzionali, ma da tutto l’ecosistema che ruota intorno all’impresa. Da qui si arriva alla necessità per ogni azienda di impostare un nuovo modello di leadership, che possa consentire una innovativa presa di responsabilità da parte delle persone a ogni livello. Va in questa direzione il modello federativo che ha trasformato l’azienda di Grisignano di Zocco, in provincia di Vicenza, nel Gruppo Considi, formato (per ora) da 10 eccellenze nel mondo della consulenza direzionale – Vitale-Zane & Co., Mixa, Chr, Sinedi, Prorob, Sviluppo formazione, Ergoal, Strategia&Controllo, Smart Vco Consulting – che, attraverso la partecipazione minoritaria di Considi ha l’ambizione di diventare il punto di riferimento nel Consulting Made in Italy, valorizzando la storia imprenditoriale delle singole società, per costruire una proposta unitaria a forti valori comuni, quali l’impresa come motore di sviluppo, l’indipendenza e la professionalità.

Obiettivo di questi tempi è il traghettare le aziende manifatturiere dal 4.0 – paradigma che si sta ancora sviluppando – all’Industria 5.0, riprendendo il concetto della Quarta Rivoluzione industriale, estendendolo e basandosi su valori sociali ed ecologici: la tecnologia, non è più fine a se stessa o limitata al benessere di una singola azienda, perché la digitalizzazione – focalizzata sulla persone – è estesa alla risoluzione di problemi sociali e ambientali, con vantaggi, non solo economici, a beneficio di ogni cittadino.

La sostenibilità diventa un modello di business

In questo scenario si inserisce anche la sostenibilità, che porta con sé un nuovo approccio verso il mercato e il profitto, oltre a una riorganizzazione interna. E la trasformazione in Società benefit di Considi deve essere letta in questa direzione e come capacità di interpretare il momento da parte dell’azienda veneta, sempre attenta a leggere i nuovi trend. Risale al 2017 la considerazione di Larry Fink, CEO di BlackRock, che in quel periodo spiegò come il colosso finanziario avrebbe investito nelle aziende generative e non in quelle estrattive, a conferma della nuova attenzione globale verso le questioni sostenibili.  “Per Considi è una sfida, perché ci definiamo come i supporter del cambiamento delle aziende e vogliamo contribuire a un mondo industriale migliore e sostenibile”, chiosa Dal Pozzo.

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Giugno 2022 di Sistemi&Impresa.
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Considi, Società benefit, Gianni Dal Pozzo, Spa, Fabio Cappellozza


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Dario Colombo

Articolo a cura di

Giornalista professionista e specialista della comunicazione, da novembre 2015 Dario Colombo è Caporedattore della casa editrice ESTE ed è responsabile dei contenuti delle testate giornalistiche del gruppo. Da luglio 2020 è Direttore Responsabile di Parole di Management, quotidiano di cultura d'impresa. Ha maturato importanti esperienze in diversi ambiti, legati in particolare ai temi della digitalizzazione, welfare aziendale e benessere organizzativo. Su questi temi ha all’attivo la moderazione di numerosi eventi – tavole rotonde e convegni – nei quali ha gestito la partecipazione di accademici, manager d’azienda e player di mercato. Ha iniziato a lavorare come giornalista durante gli ultimi anni di università presso un service editoriale che a tutt’oggi considera la sua ‘palestra giornalistica’. Dopo il praticantato giornalistico svolto nei quotidiani di Rcs, è stato redattore centrale presso il quotidiano online Lettera43.it. Tra le esperienze più recenti, ha lavorato nell’Ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato italiane, collaborando per la rivista Le Frecce. È laureato in Scienze Sociali e Scienze della Comunicazione con Master in Marketing e Comunicazione digitale e dal 2011 è Giornalista professionista.

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