Sono un papà che lavora, non un mammo
Se ne parla di certo meno rispetto alla maternità, ma anche la paternità sta assumendo un ruolo del tutto nuovo nella nostra società. A pochi giorni dalla giornata che celebra i papà (19 marzo), ci interroghiamo sul ruolo dei padri, chiamati – al pari delle madri – a equilibrare vita e lavoro.
Un tempo i modelli patriarcali imponevano che fosse la donna a sacrificare la carriera per la famiglia; oggi – fortunatamente – sono sempre di più gli uomini che vogliono essere presenti e coinvolti nella vita dei figli. Ma per arrivare alla condivisione del carico mentale il percorso è ancora lungo: non bastano i post su LinkedIn, con tanto di foto di padri che accompagnano a scuola la prole, celebrando l’evento come la grande rivoluzione dello Smart working; e non servono neppure i messaggi degli uomini che, per il solo fatto di aver usato la lavatrice, diventano l’esempio della nuova paternità.
Dall’altra parte bisogna pure lavorare per superare certi pregiudizi per i quali i padri coinvolti in famiglia siano i “mammi”. È chiaro quindi che non basta la spinta dei soli padri per costruire un nuovo modello nel quale il ruolo di cura possa andare oltre al genere e agli stereotipi. E dunque, qual è il ruolo delle aziende per sostenere la nuova paternità e il bilanciamento tra vita privata e lavoro dei padri? E come possono contribuire le imprese a scardinare i modelli stereotipati di donne dedite alla famiglia e uomini impegnati solo nel lavoro?
Gli ospiti della puntata:
Roberto Corno, Consulente del lavoro
Roberta Fagotto, Chief Human Capital Officer Sit
Rossella Riccò, Responsabile Area Studi e Ricerche di Odm Consulting
Mirko Otranto, Chief People Officer di Sew-Eurodrive Italia
Con l’intervento di:
Elena Barazzetta, Direttrice Operativa di Percorsi di Secondo Welfare e autrice del libro Genitori al lavoro. Il lavoro dei genitori
Laura Gaetini, avvocato esperto in Diritto di famiglia e autrice del libro Un papà su misura