Stop al precariato e centralità degli insegnanti
Restituire dignità e centralità al mestiere dell’insegnante; innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni; contrastare il precariato nella ricerca universitaria. Questi sono alcune delle proposte, relative al tema della formazione, presenti nei programmi elettorali di Partito democratico, Italia Viva e Azione e Sinistra Italiana e Verdi.
Pd, restituire dignità al mestiere dell’insegnante
Il Partito democratico (Pd) sottolinea nel suo programma la volontà di rimettere al centro la scuola e di restituire dignità e centralità al mestiere dell’insegnante, garantendo una formazione adeguata e continua e allineando, entro i prossimi cinque anni, gli stipendi alla media europea. Tra le varie proposte ci sono poi: l’introduzione di progressiva gratuità dei servizi educativi 0-3 anni per i nuclei familiari a basso Isee; l’istituzione di un Fondo nazionale per i viaggi-studio, gite scolastiche e acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali che vada a integrare il finanziamento regionale; gratuità dei libri di testo per gli studenti del scuole medie e delle superiori; estensione del tempo pieno; accesso universale e gratuito dei bambini alle mense scolastiche; aumento dei docenti di ruolo di sostegno per affiancare nel percorso scolastico tutte le persone con disabilità.
Nel programma del Pd si sottolinea inoltre l’importanza di valorizzare il sistema universitario, dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) e degli Istituti tecnici superiori (Its). Altre proposte riguardano invece l’istituzione di un sistema di welfare studentesco che riduca la frammentarietà nell’erogazione delle prestazioni e che definisca i livelli essenziali di prestazione per l’accesso ai servizi del diritto allo studio.
Il Pd propone inoltre di: potenziare l’edilizia universitaria; consolidare le risorse finalizzate al reclutamento dei docenti universitari per recuperare il lungo blocco del turnover; ed evitare che alcuni meccanismi di distribuzione di finanziamento alle università finiscano per accrescere i divari territoriali.
Italia Viva e Azione: valorizzare la carriera dei docenti
In tema di scuola, università e ricerca, Italia Viva e Azione propongono: un innalzamento dell’obbligo scolastico da 16 a 18 anni; una revisione dei cicli scolastici a parità di tempo scuola frequentato, con termine delle superiori a 18 anni e anticipo dell’ingresso dei giovani all’università e nel mondo del lavoro; e l’estensione del tempo pieno a tutte le scuole primarie.
A questi punti si aggiungono la valorizzazione delle professionalità della scuola, la creazione della carriera di un docente e il potenziamento dell’educazione civica nei programmi scolastici. Per quanto riguarda, invece, la formazione professionale si propone di ridisegnare quella secondaria sul modello degli Its promuovendo la didattica laboratoriale. A ciò si aggiunge, tra i vari punti, la necessità di rafforzare, nel primo biennio, le materie di carattere generale e trasversale per garantire maggiore flessibilità nella formazione degli studenti. I due partiti sottolineano inoltre l’importanza di aumentare il sostegno agli studenti con bisogni educativi speciali.
Passando all’università il programma elettorale si sofferma sulla necessità di: garantire un sostegno alla residenzialità per tutti gli studenti fuori-sede iscritti a università o Its per un massimo di quattro anni; avviare un programma di reclutamento per nuovi docenti e ricercatori al fine di allineare il rapporto docenti-studenti agli standard europei; creare una rete per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico. A questi punti si aggiunge la proposta di trasformare gli atenei in fondazioni di diritto privato (a capitale totalmente pubblico). Questa operazione, secondo Italia Viva e Azione, consentirebbe all’università italiana di competere, con tutte le sue energie e potenzialità, nel mercato globale.
Sinistra Italiana e Verdi: promuovere una scuola plurale, aperta, partecipata
Sinistra Italiana e Verdi propongono nel loro programma: l’introduzione di un numero massimo di 20 studenti per classe; l’estensione del tempo pieno e del tempo prolungato (a seconda dei diversi ordini di scuola) in tutte le scuole del territorio nazionale; l’estensione dell’obbligo scolastico a 18 anni; la gratuità dell’istruzione (dal nido all’università per tutti); e l’allineamento dei finanziamenti ordinari al sistema dell’istruzione alla media europea.
A questi punti si aggiungono: il ritorno all’esperienza dell’organico funzionale ovvero di un monte ore aggiuntivo a quello strettamente curricolare, di cui le scuole dispongano, per realizzare progettualità specifiche; investimenti per garantire un sostegno psicologico permanente nelle scuole; la modifica dell’attuale sistema di valutazione troppo incentrata su aspetti numerici e quantitativi; l’abbandono di una logica del risparmio che ha contraddistinto tutti i recenti provvedimenti in materia di assunzione e reclutamento del corpo docente. Altri temi evidenziati dal programma sono poi: la promozione di una pedagogia critica dell’era digitale; la necessità di affrontare il tema della scuola al di fuori di politiche propagandistiche legate al consenso immediato.
In tema di università e ricerca tra le proposte ci sono la necessità di: rilanciare gli investimenti in ricerca, formazione, cultura; riaprire l’accesso di massa all’università; supportare il percorso di inclusione degli studenti con disabilità; aprire, in tutte le componenti del mondo universitario, una riflessione e una verifica sul ‘3 più 2’ e sul sistema dei crediti. A questi punti si aggiungono la lotta alla precarizzazione della ricerca e il recupero di una funzione sociale della ricerca a partire dalle grandi sfide che la crisi ci pone.
Fonti:
Partito democratico: partitodemocratico.it/wp-content/uploads/AGGIORNAMENTO-PROGRAMMA_INSIEMEPERUNITALIADEMOCRATICAEPROGRESSISTA_250822-1.pdf
Italia Viva e Azione: https://drive.google.com/file/d/1–WhUxh9zeDh2vmblLPgXxvFr0-jZlYg/view
Sinistra italiana e Verdi: https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/
Elezioni 2022, Italia Viva e Azione, Pd, Sinistra italiana e verdi