Tag: Smart working

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Manager, l’anello debole dello Smart working

Lo Smart working, così come tanti altri temi, essendo popolare, è trattato in maniera eccessivamente semplicistica. Con una visione semplice, tutte le ragioni – favorevoli e contrarie – sono in realtà plausibili. E per questo si creano i tifosi di una tesi o dell’altra. Considerazioni più speculative sono poco attrattive e quindi non convenienti dal punto di vista ‘marketing’. Questa premessa –...

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I pentiti (contenti) dello Smart working

Sono una ferma oppositrice pentita dello Smart working. Prima del Covid ero assolutamente contraria al lavoro agile, ritenendolo solo una modalità per dipendenti nullafacenti di far nulla nel comodo ambiente di casa. Poi sono stata costretta a provarlo e mi sono ricreduta, sia come manager sia come persona che ne usufruisce. Il mio team ha lavorato di più (e meglio) quando è stato costretto a stare...

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Sviluppare relazioni di qualità per lo Smart working

Sono un imprenditore che offre a tutti i collaboratori di Skilla, oltre 70 persone, la possibilità di lavorare da casa in full Smart working. Prima della pandemia, già offrivamo la possibilità di lavorare in questa modalità per due giorni a settimana; dal 2020, diamo la possibilità di farlo per il tempo che si desidera, con l’obbligo di venire in ufficio solo quattro volte all’anno. Tornerei indietro?...

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Smart working, chi sta con Giannini?

Se c’è un tema che non smette di polarizzare le opinioni (di tutti) è di certo lo Smart working. Da sempre assistiamo allo ‘scontro’ tra favorevoli e contrari a questa forma di lavoro che, giusto per dare una cornice legislativa è ancora regolato dalla Legge 81 del 2017. Nonostante esistano delle norme che regolamentano quello che il Legislatore chiama – a ragione – “lavoro agile”, il lungo...

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Smart working, oltre il telelavoro

L’immagine di un’esperienza familiare degli Anni 70 in un paese sulla costa adriatica abruzzese, dove la famiglia realizza a casa sacchetti per una fabbrica locale apre il libro Smart working. La seconda stagione (Franco Angeli, 2024) di Luciana de Laurentiis, Head of Corporate Culture & Inclusion di Fastweb. Qual è, però, la connessione tra il lavoro, svolto in casa, che coinvolge la...

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Vivere a Oslo e lavorare in Italia: le altre Starbucks guidate in Smart working

Di recente ha suscitato interesse la scelta di Brian Niccol, il nuovo CEO di Starbucks, che ha preferito lavorare da remoto dalla sua residenza anziché dall’ufficio. Una decisione che, però, non è in contrasto con la politica aziendale che ha implementato un’organizzazione ibrida del lavoro, secondo la quale a tutti i dipendenti è richiesto di lavorare negli spazi aziendali solo tre giorni alla...

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Addio Smart working: che fine fa il lavoro agile?

Lo Smart working non è più un ‘diritto’ del lavoratore, ma una “modalità di esecuzione della prestazione”. Dal 1 aprile 2024 la regolamentazione del lavoro da remoto è rientrata nuovamente sotto l’ambito della normativa ordinaria stabilita dalla Legge 81/2017, che regolamenta il lavoro agile. Così, molte semplificazioni precedentemente previste per lo Smart working – per esempio, per i genitori...

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Che cosa resterà del lavoro agile?

A circa due anni dalla sostanziale fine dell’emergenza pandemica, è tempo di bilanci per il lavoro agile (terminologia preferibile rispetto al fuorviante anglicismo Smart working). Si può davvero dire che questa formula organizzativa è divenuta una delle modalità con cui le aziende gestiscono normalmente l’attività dei propri dipendenti? Oppure si deve registrare una decisa marcia indietro e una...

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Smart working

Più soli con lo Smart working

Una recente ricerca inglese di HR News – magazine online dedicato alle Risorse Umane – ha esplorato gli effetti dello Smart working su diverse fasce di età e ha evidenziato che gli Over 55 e la Generazione Z sono le persone che più stanno soffrendo il distacco dall’ambiente lavorativo. Il 77% degli intervistati con più di 55 anni di età, infatti, ha dichiarato di non amare la casa per lavorare,...

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Future of work

Immaginare il futuro del lavoro

È l’estate del 1908, in Vestfalia, Germania. Il sociologo tedesco Max Weber, ai tempi già affermato, passa le giornate all’interno della fabbrica tessile di cui è socio e studia il comportamento e le attività di responsabili e operai. In quel luogo, Weber si interroga e ipotizza un futuro del lavoro dove a dominare non saranno le logiche della standardizzazione (formalizzate tre anni dopo da Taylor),...

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Flexible work

Meglio flessibili che smart worker

Il mondo del lavoro italiano si trova ormai da decenni in una situazione di fragilità a causa di un’elevata disoccupazione giovanile, di una curva della produttività per ore lavorate rimasta piatta dal 1990 a oggi, unitamente agli stipendi, cresciuti solo dello 0,36% (dato Ocse). Oggi il valore del Pil per ora lavorata è intorno ai 42 euro, contro i 58 euro della Germania, nonostante il monte ore...

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Carbone Unilever

Lavoro ibrido: il modello a ore di Unilever

Il periodo pandemico ha permesso a tutti noi, purtroppo, di poter sperimentare il lavoro da remoto. Quell’esperienza ha spinto molti a maturare grande fiducia verso le nuove modalità di lavoro, con il concetto di Smart working diventato centrale nel panorama mediale e d’impresa. Oggi, questo entusiasmo si sta affievolendo e molte aziende stanno decidendo di riportare il lavoro su una...

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