Talent management, risolvere lo skill gap col digitale
Oramai è noto, le aziende italiane si trovano ad affrontare quotidianamente un paradosso non di poco conto, quando si tratta di skill gap. Da una parte l’evoluzione delle competenze richiede persone formate, ma dall’altro lato il mercato non è in grado di offrire queste figure alle imprese. Già da tempo molte organizzazioni si sono mobilitate investendo nell’Employer branding per risultare più attrattive senza però, allo stesso tempo, lavorare anche sul fronte interno, promuovendo la formazione e la valorizzazione delle competenze già esistenti. Esistono delle eccezioni: una di queste è il Gruppo GranTerre, società nata nel 2019 dalla fusione di due importanti realtà emiliane, Grandi Salumifici Italiani e Parmareggio.
Per guidare questo momento di crescita ed evoluzione, GranTerre ha fin da subito intrapreso un percorso di sostanziale innovazione tecnologica e HR, come spiega Claudia Pizzi, HR Senior Manager, Organization & People Development, Compensation di GranTerre: “Il progetto di digitalizzazione nella nostra realtà si basa su quattro capisaldi, l’implementazione di un unico sistema di Enterprise Resource Planning (ERP) per standardizzare armonicamente i processi; la digitalizzazione delle fabbriche per aumentare la produttività; il consolidamento di una strategia data driven per tutta l’organizzazione e, ancora più importante, la creazione di un sistema di Human Capital Management (HCM) basato sulla valorizzazione delle competenze interne”. Il partner scelto da GranTerre per questo percorso è Horsa Run, la business unit del Gruppo Horsa che si occupa delle soluzioni SAP.
Il ruolo della tecnologia nel Talent management
È dalla visione di Horsa che è emerso un concetto che è stato ribattezzato come “assunzioni silenziose”. Di che cosa si tratta? È l’evoluzione dell’idea di mobilità orizzontale, in questo caso declinata in ottica di crescita, più che di riadattamento organizzativo della persona: “Questa strategia consiste nell’aggiornare e sviluppare le competenze dei collaboratori, favorendone maggiore mobilità all’interno dell’azienda e conferendo loro diverse responsabilità rispetto a quelle previste dal precedente ruolo. Un approccio al Talent management basato sulle ‘assunzioni silenziose’ aiuta l’HR a contenere i costi legati al processo di selezione, lavora sulla leva motivazionale del personale e, ovviamente, intervenire sullo skill gap”, riflette Vincenzo Cianfriglia, HR Transformation Expert e Director di Horsa Run.
Nell’accompagnare il suo processo evolutivo, GranTerre si è affidata ai sistemi di SAP SuccessFactors. In particolare, il software adottato dà all’HR la possibilità di disegnare un profilo completo per ogni collaboratore, incrociando dati di natura tecnico specialistica e informazioni relative a sfere più o meno soft, come le capacità, le attitudini, lo stile di lavoro e di comunicazione, le motivazioni e le aspirazioni. Una volta tracciato il quadro completo del patrimonio di competenze dell’organizzazione, gli strumenti digitali sono in grado di individuare le opportunità di miglioramento, proponendo modelli e soluzioni. Attraverso questa strategia e questi strumenti, GranTerre ambisce a risolvere il problema dello skill gap nei prossimi anni.
Laureato in Comunicazione e Società presso l’Università degli Studi di Milano, Alessandro Gastaldi ha iniziato il suo percorso all’interno della stampa quasi per caso, già durante gli anni in facoltà. Dopo una prima esperienza nel mondo della cronaca locale, è entrato in ESTE dove si occupa di impresa, tecnologia e Risorse Umane, applicando una lettura sociologica ai temi e tentando, invano, di evitare quella politica. Dedica il suo tempo libero allo sport, alla musica e alla montagna.
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