Tutto il Bonoos del welfare (aziendale e pubblico)
È forse la vera rivoluzione del welfare aziendale da quando, nel 2016, l’allora legge di Bilancio ha aperto il mercato che oggi vale, secondo alcune stime, circa 21 miliardi di euro. In sintesi, è l’anello di congiunzione tra il welfare messo a disposizione dalle imprese (occupazionale e aziendale) e quello fornito dallo Stato (sociale e fiscale), che in Italia ammonta a circa 51 miliardi di euro (una cifra non irrisoria, sebbene lontana da quella di Francia, 162 miliardi, e Germania, 356 miliardi): è come se ora il puzzle fosse davvero completo perché, accanto ai benefit del welfare aziendale, ora i dipendenti possono accedere a tutte le agevolazioni pubbliche senza perdersi nel dedalo di informazioni e complessità burocratiche che, spesso, allontanano i potenziali beneficiari dai bonus ai quali avrebbero diritto.
La novità è firmata da Bonoos, il primo “Welfare Integration Partner” che, attraverso una webapp, favorisce l’ottimizzazione dei piani aziendali, consentendo ai lavoratori di conoscere tutti i bonus pubblici (quelli messi a disposizione da Stato, Regioni e Comuni) e di attivarli con facilità. Non per nulla i due fondatori – Giovanni Scansani ed Emanuele Cipriani – hanno ideato il claim “tutto il welfare che c’è”, dato che la loro proposta va a colmare quel ‘vuoto’ insito nei piani di welfare aziendali che, tra i servizi e i sostegni che prevedono, non includono quasi mai quelli pubblici.
La questione, infatti, è che questi bonus sono spesso sconosciuti e quindi non utilizzati (oppure talmente complessi da comprendere e attivare, che le persone rinunciano a priori). Secondo la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), infatti, una quota oscillante tra il 20 e il 60% della popolazione non riesce a ottenere le agevolazioni cui avrebbe diritto.
Favorire la conoscenza e l’accesso ai bonus pubblici
In questa situazione, le persone si ritrovano a rinunciare ad aiuti che potrebbero essere integrati con i piani di welfare aziendale già attivi. Secondo le stime di Bonoos, ai circa 850 euro messi a disposizione, in media, dalle imprese con il welfare e i flexible benefit, si aggiungerebbero mediamente almeno 1.200 euro di agevolazioni. Queste, inoltre, non sono destinate ai soli redditi bassi, poiché ci sono bonus disponibili per chi dichiara Isee non superiori a 50mila euro, o che non prevedono alcun ‘paletto’ in termini di reddito e di patrimonio disponibile. Tutto ciò, senza contare che le informazioni catalogate e organizzate da Bonoos possono essere acquisite dai lavoratori non solo per sé, ma per i propri familiari e amici, attivando così una “rete di sostegno allargata” che si basa sulla facilità nella comprensione delle informazioni e delle procedure.
La webapp, che consente ai lavoratori di avere a disposizione il coordinamento sin qui mancante tra il welfare aziendale e quello pubblico, non si sostituisce alle piattaforme dei provider già presenti sul mercato, ma si integra con queste, ottimizzando i piani di welfare delle aziende: “Da un lato, puntiamo a rendere più accessibili i bonus pubblici e, dall’altro, vogliamo colmare la lacuna principale del welfare aziendale, ovvero la sua mancata integrazione con gli incentivi statali”, spiegano Scansani e Cipriani.
Non solo, infatti, le persone rinunciano alle agevolazioni pubbliche perché sconosciute o di difficile accesso, ma spesso a queste sono preferite le soluzioni messe a disposizione dalle aziende, con la conseguente destinazione del ‘credito welfare’ verso servizi o sostegni economici che potevano essere acquisiti gratuitamente, finendo così per utilizzare risorse (private) che potevano essere allocate diversamente. In uno scenario nel quale i salari italiani invece che crescere diminuiscono (secondo i dati dell’Ocse gli stipendi non crescono da 30 anni) e, al contempo, sono erosi dall’inflazione, mettere i lavoratori nelle condizioni di sfruttare appieno “tutto il welfare che c’è” sembra essere il tassello mancante delle politiche di benessere delle aziende.
Superare l’ostacolo burocrazia con la consulenza
Chiarezza ed essenzialità sono le parole d’ordine della nuova piattaforma che informa i lavoratori su tutti i bonus a loro disposizione, suddividendoli e catalogandoli in base all’area geografica, allo status (se il bonus è cioè attivo, in arrivo o sospeso) e rispetto alle categorie di interesse (sono sette: famiglia, salute, studio, mobilità, tempo libero, disabilità e non autosufficienza, casa). La soluzione tecnologica sviluppata da Bonoos consente, inoltre, il costante aggiornamento delle informazioni relative ai bonus pubblicati, grazie a software che monitorano ogni eventuale modifica nei contenuti e nelle procedure richieste per il loro ottenimento.
Oltre a informazioni chiare e semplici da comprendere riferite a circa 450 bonus censiti sino a oggi a livello statale, regionale e comunale, il portale mette a disposizione un ulteriore servizio che si rivela fondamentale per semplificare ulteriormente il cosiddetto take-up delle agevolazioni: è possibile gestire online documenti e pratiche necessarie per l’ottenimento dei bonus attraverso un network professionale che vede tra i partner le reti dei Centri di assistenza fiscale (Caf) Acli, in primis Caf Acli Milano.
L’introduzione di questa novità potrebbe rappresentare un punto di svolta nel mondo del welfare aziendale che, ormai da tempo, percepisce la necessità di poter contare su una maggiore sinergia con le agevolazioni pubbliche disponibili: “Dialogando con le aziende, sin dalla fase di test della nostra webapp, abbiamo intercettato la loro necessità di integrare l’offerta del welfare d’impresa con quella già disponibile a livello pubblico, al fine di dare maggiore completezza alla prima e una risposta più articolata alle necessità dei lavoratori”, spiega Scansani.
“Rispondendo a questa domanda del mercato, la nostra soluzione vuole essere di supporto e di completamento alle due principali finalità dei piani di welfare aziendale: il sostegno al reddito e il benessere dei lavoratori e dei loro familiari, anche attraverso servizi di People care”, conclude Cipriani.
Costituita nel marzo 2023, Bonoos è nata come società benefit proprio per sottolineare il suo impegno rispetto alle finalità sociali che, oltre a porre le aziende nelle migliori condizioni per poter irrobustire le misure private di welfare tramite il coordinamento con quelle pubbliche, mira ad ampliare la platea dei soggetti concretamente posti nelle condizioni di accedere ai bonus, alzando il tasso di take-up e, quindi, rafforzando il reddito individuale dei lavoratori e delle loro famiglie. Un intento che le aziende con “la persona al centro” dovrebbero considerare.
Laureato in Comunicazione e Società presso l’Università degli Studi di Milano, Alessandro Gastaldi ha iniziato il suo percorso all’interno della stampa quasi per caso, già durante gli anni in facoltà. Dopo una prima esperienza nel mondo della cronaca locale, è entrato in ESTE dove si occupa di impresa, tecnologia e Risorse Umane, applicando una lettura sociologica ai temi e tentando, invano, di evitare quella politica. Dedica il suo tempo libero allo sport, alla musica e alla montagna.
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