Un cambiamento sostenibile è possibile, conoscendo il sistema
Ogni nostra scelta produce un impatto, non solo sull’ambiente ma anche sulle persone. E ognuno di noi, nel suo piccolo, può dare un contributo. Da questa consapevolezza è partita Ada Rosa Balzan, esperta e docente di tematiche di sostenibilità al Master Transizione Ecologica, Ambiente e Sostenibilità, CEO di ARB, e Responsabile Nazionale sostenibilità Federturismo Confindustria, quando ha deciso di scrivere il libro L’impatto zero non esiste. Una bussola indispensabile per orientarsi nel mondo della misurazione ESG della sostenibilità (ESTE, 2022). La prefazione al volume, curato dalla giornalista, autrice e vicecaporedattrice di Donna Moderna Myriam Defilippi, è stata scritta da Sebastiano Zanolli, manager esperto di gestione del cambiamento, autore e consulente.
“Sostenibilità è un termine sempre più utilizzato, eppure molti non ne conoscono il vero significato. Perciò è fondamentale diffonderne l’esatta cultura e definire i giusti obiettivi”, ha spiegato l’autrice durante la presentazione del libro – che si è svolta il 30 novembre 2022 presso la sede romana di 24ORE Business School – a Nicoletta Cottone, giornalista de Il Sole24ORE e moderatrice dell’evento. L’intento del libro è infatti fare cultura sul tema, e indagare la sostenibilità in tutti i suoi aspetti, sia ambientali, sia sociali, sia di governance (i famosi criteri ESG). Per approfondire il suo significato, l’autrice è partita ricordando il professore di Storia del Pensiero Sociologico all’Università di Trento Enzo Rutigliano – scomparso nel 2018 – che fece un’affermazione che si sarebbe rivelata decisiva nell’impostare l’attività di Balzan: “Le cose non cambiano per una rivoluzione da fuori, ma il cambiamento più vero, profondo e solido è dentro il sistema. Occorre, quindi, conoscere benissimo il sistema per riuscire a farlo cambiare da dentro”.
Attuare una strategia europea per le aziende
Obiettivo del libro è infatti fare chiarezza sul concetto entrato nella nostra quotidianità, usato e abusato, spesso in modo scorretto fino a casi limite di green washing. “Dobbiamo uscire dall’idea che green sia sinonimo di sostenibilità e avere consapevolezza che l’impatto zero non esiste”, ha spiegato Balzan. Un messaggio condiviso anche dal Consiglio dell’Unione europea, che lunedì 28 novembre 2022 ha emanato la Direttiva sulla comunicazione societaria sulla sostenibilità. Il documento impone alle aziende (entro il 2027, in base alla loro dimensione) di comunicare informazioni sul modo in cui il loro modello aziendale incide sulla loro sostenibilità, e su come i fattori esterni influenzano le loro attività.
“Anche il mondo della Finanza ha percepito i benefici della creazione di valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che non solo generino un plusvalore economico, ma siano al contempo utili alla società e non siano a carico del sistema ambientale”, ha ricordato Balzan, riferendosi al Piano d’Azione per la Finanza sostenibile, che la Commissione Europea ha pubblicato nel 2018 con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale, contribuendo ad attuare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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