Un nuovo Rinascimento per le imprese post covid

Lo stato di emergenza che si è creato a causa del coronavirus è senza precedenti. In tutto il mondo, persone e organizzazioni si sono dovute adeguare in fretta alle regole dettate dalle nuove necessità. E, inevitabilmente, tutti si sono posti domande sul futuro. “In ogni crisi le domande preparano i cambiamenti: è questa la strada verso l’innovazione”: lo sostiene Giovanni Volpe, partner di My smart Srl e consulente organizzativo da 25 anni, nel suo libro Nuovo Rinascimento. Imprese e società post covid-19 (Edizioni ESTE, 2020).

Il volume mette al centro la questione futuro: per la portata e le ricadute, la pandemia può essere paragonata a una guerra che non ha prodotto distruzioni e non renderà necessario un intervento di ricostruzione delle macerie. Volpe la definisce “una guerra invisibile” che comunque ha provocato morti, diffuso terrore e grandi disagi, segnando la fine di un’epoca, senza l’impiego di eserciti e di azioni d’offesa. Perché ha costretto a prendere provvedimenti sanitari e imposto una restrizione della mobilità e dell’esercizio delle attività economiche e sociali in tutti i Paesi.

Interviste e confronti per immaginare un futuro post pandemia

Ma se è vero che le crisi portano con sé stravolgimenti, è anche vero che rappresentano un’occasione unica di cambiamento. Il libro è quindi un insieme di riflessioni sul contesto economico e produttivo italiano, sulla società e gli individui che la compongono, su come si può affrontare una trasformazione e su quale sia l’attitudine richiesta per adattarsi. A questo proposito l’autore ha raccolto le testimonianze di numerosi imprenditori e professionisti di diversi settori che hanno condiviso pensieri, consigli e la propria esperienza su come dovrà essere il futuro.

Con alcuni di questi, l’autore ha dialogato anche tramite dirette Instagram, perché durante il lockdown primaverile in Italia “si avvertiva la necessità di condividere i pensieri con altri, anche per accorciare le distanze e sopperire a una mancanza di socialità in prima persona”, scrive l’autore. “È un lavoro coraggioso quello fatto da Giovanni Volpe: aver messo su carta le emozioni, le paure, le speranze di professionisti e imprenditori durante la pandemia, quando ancora non vi sono certezze”, commenta nella prefazione Luigi Abete, Presidente dell’Associazione Imprese Creative e Culturali (A.I.C.C.).

Investire nella scuola per un vero cambio di mentalità

Abete condivide le idee esposte nel libro, cioè che investire in cultura significa farlo in una classe dirigente in grado di gestire lo sviluppo, ma anche la sua complessità. Perché in situazioni come quella attuale è necessario poter contare su persone in grado di cogliere le connessioni e le relazioni all’interno di un sistema articolato e complesso. E affinché un vero cambio di mentalità sia possibile, per Abete dobbiamo investire nella cultura e nella scuola: “Dobbiamo valorizzare il patrimonio più grande che abbiamo: la nostra storia e i giovani”.

Alle testimonianze si aggiunge un’ultima parte scritta, intitolata Il blog, con le riflessioni su come le imprese e il loro contesto muteranno, quali saranno i modelli organizzativi, lavorativi e produttivi che potranno caratterizzare il prossimo futuro, come comunicare in una crisi e quali saranno le competenze chiave delle persone. L’idea del libro, infatti, è giunta sfogliando le pagine del libro di Edward Morgan Forster Camera con vista: analizzando l’attitudine di alcuni personaggi alla trasformazione, Volpe ha avviato un blog nel quale si elaborano i pensieri sul mondo e sul cambiamento.

Giovanni Volpe, società post covid-19, nuovo rinascimento


Elisa Marasca

Elisa Marasca

Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.

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